Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis è intervenuto a margine della presentazione del "Codice di giustizia sportiva FIGC".
"Anche se il calcio produce per lo stato un gettito fiscale importantissimo, il Governo è sempre stato assente. Siamo tutti ancora schiavi delle decisioni altrui. Siamo schiavi a casa, in ufficio, nella vita comune. Molta gente soffre e non riesce ad arrivare a fine mese, ma trova una panacea nel calcio. Lo Stato lo sa bene, però fa finta di non saperlo. Però allora dovrebbe fare in modo che le Leggi sulla modernizzazione del calcio si realizzassero in cinque minuti, perché ci vogliono cinque minuti per cambiare il calcio, visto che è malato ovunque e i conti non tornano".
Sul caso Juventus: "Non ne parlo. Ci penseranno i Magistrati, non è compito mio. Mi dispiace che il calcio, ma non è solo un problema italiano, non sia portatore sempre dei valori che dovrebbero essere di esempio per le nuove generazioni. Calciopoli? Non sta a me, ripeto, stabilirlo. Ho già detto che il calcio è malato dall'alto. Non si vuol capire che non ci sono sufficienti risorse per andare avanti con questa tipologia di campionati. Però non si vuole la rivoluzione copernicana perché poi bisogna essere rieletti... Questo è un problema di tutti coloro che poi sono sottoposti a rielezione, nel mondo della Politica e in quello dell'industria, dei sindacati o dello sport. Nel mondo dello sport, purtroppo, la sorveglianza è latente e la volontà di voler modificare e crearsi delle antipatie è difficile trovarla".
Sul Napoli. "Ora lasciamoli allenare in Turchia. Sono sul mare felici, contenti e soddisfatti".
Su Hamsik. "E' una colonna del Napoli e rappresenta la mia storia napoletana, io da 18 anni sono col Napoli e lui è stato un capitano esemplare e una persona formidabile. Ce ne fossero come lui...".
Sulla Superlega. "Andate su Netflix e guardate le quattro puntate su FIFA: così per le vostre domande avrete anche delle risposte".