«Sono d'accordo con quello che ha detto Koulibaly: noi dobbiamo pensare a vincerle tutte se vogliamo centrare il secondo posto, poi magari non arriviamo secondi perché comunque non dipende soltanto da noi».
Sulle dichiarazioni riguardo Tolisso e Gonalons, che avrebbero rifiutato Napoli per timori ambientali: «Mi dispiace per ciò che si sono persi».
Il 2-2 col Sassuolo: «Noi siamo cresciuti sotto tanti punti di vista. Rispetto allo scorso anno non ci è mai capitato di sbagliare l'approccio ai match, siamo più cattivi e determinati. Sappiamo però che abbiamo un problema da risolvere perchè quando siamo in vantaggio tendiamo all'errore. Se pensiamo di tenere in mano la partita, dobbiamo innalzare ferocemente il controllo del match. E' una cosa da risolvere con lucidità e cattiveria, se non lo risolviamo poi perdiamo punti. Il campo ha detto che col Sassuolo dovevamo vincere, non è successo sempre quest'anno: abbiamo perso punti in partite dove per 85' l'abbiamo tenuta sotto controllo».
«Nei cali ci sono delle componenti mentali, ad esempio quando non abbiamo in mano il match: utilizziamo molto il portiere, nessuno lo fa. Potremmo mettere un limite, perchè se facciamo un retropassaggio con l'area intasata è un conto e se è libera ne è un altro. Ci sono momenti in cui la testa funziona meno, e dobbiamo migliorarli».
Sulla vittoria del premio Bearzot. «Potendo scegliere, avrei preferito tornare da Sassuolo con i tre punti... meglio quello come premio. Gli altri premi sono da scrivania, io sono un uomo di campo».
«Scudetto? In questo momento quel premio è sognabile, non programmabile. Teniamo conto che le milanesi torneranno a fare risultati che siano coerenti ai loro budget e alla loro storia. non credo che per altri anni ancora faranno campionati da sesto-settimo posto. E' normale che tornino in alto».
La sfida dei bomber Icardi-Mertens. «Non mi piace quando si parla di duelli individuali, perché il risultato di domani non dipende dal singolo, per me è una cazzata assoluta. Però comunque possono incidere, e l'hanno dimostrato».
Scelte di formazione. «Diawara ha avuto una flessione ma ora è in crescita, Zielinski ha fatto pure gli Europei e complessivamente ha giocato 60 partite dopo aver fatto tante stagioni da 40. Però è in crescita anche lui. A Giuntoli gli dico "faccio giocare Rog perchè lo vedo bene", però poi vedo che chiunque giochi dei sei, la risposta che ottengo è positiva. Di questi uno è un fuoriclasse assoluto: Hamsik. Lui gioca, se riposa lo fa nell'ultimo quarto d'ora».
Ipotesi 4-2-3-1. «Siamo una squadra che ha una pericolosità offensiva fenomenale. Il nostro problema è evitare di prendere gol stupidi e arrivare ad una maggiore stabilità difensiva. Se pensassi di risolvere questo problema togliendo un centrocampista per mettere un altro attaccante sarei un folle, questa è una cazzata che sento spesso. Che poi possiamo giocare così quando gli avversari sono in calo, lo possiamo fare e l'abbiamo dimostrato».
Su Milik: «Fisicamente sta meglio, non ha inciso tantissimo se non per il gol da punta vera. Era vivo, ha fatto grande pressione e ha sporcato tante azioni».
Su Ghoulam: «Fosse per me io manterrei tutti i giocatori, poi dipende da tante cose. Faouzi in due anni ha fatto bene, ha pagato la Coppa d'Africa che è una competizione massacrante ed assurda: mi ha detto che ha giocato con condizioni infernali, era difficile anche allenarsi».
Su Maksimovic: «L'abbiamo voluto io e Giuntoli, e ci crediamo. In questo momento ci dà meno garanzie ma so che diventerà un pilastro perchè ha grandi qualità fisiche ed atletiche: ha piedi per l'impostazione, e se per tecnica è simile ad Albiol, per velocità è simile a Koulibaly».
Sul rinnovo di Mertens. «Il mio pensiero è uguale a quello che ho per Insigne. Secondo me certi giocatori rappresentano il ciclo. Se fanno parte del ciclo bene, altrimenti il ciclo è finito».