Su Mihajlovic. "È un momento tristissimo per il calcio, Sinisa è stato un avversario di quelli leali sempre, ogni volta che l'ho avuto davanti da giocatore o da allenatore ti dava il vantaggio di farti sapere in anticipo cosa pensasse delle persone e delle circostanze. Detestava le maschere, non le ha mai indossate, soprattutto durante la malattia. Ci ha insegnato a non abbassare mai lo sguardo davanti alle difficoltà . Chi ha avuto a che fare con lui ne è uscito rafforzato nel carattere, trasmetteva le sue qualità di uomo forte. Fra noi ci sono sempre stati grandi abbracci, grandi sguardi e grandi partite. Una volta ci ha fatto tre gol su tre calci piazzati dal limite, quando calciava le punizioni io mi nascondevo dietro la panchina, la sua precisione e la sua potenza erano incredibili. L'ultima volta a Bologna mi ha espresso la sua simpatia per questa squadra e per questa città (Napoli, ndr), per noi sarà un grandissimo vantaggio avere il suo supporto, magari seduto vicino a Maradona, guardando insieme le partite".
Su Raspadori. "Ci dà una mano sotto molti aspetti, soprattutto perché va alla ricerca della profondità . Questo venire a giocare sotto e buttarsi sopra la linea difensiva. Sono qualità , caratteristiche importanti e lui le ha tutte e due. Un calciatore di quelli che ti dà più soluzioni, perché puoi impiegarlo in due-tre ruoli e soprattutto in questo inizio di preparazione ha fatto molto bene: perché ha fatto gol e ha fatto benissimo in questo collegamento fra i reparti e l'attacco alla profondità .