«Quando posso seguo il Napoli. Con De Laurentiis abbiamo fatto quello che si poteva: non è un difetto avere una disponibilità economica inferiore ad altri club. Ma De Laurentiis è stato bravo a portare il Napoli a essere stabilmente tra le grandi. Poi è arrivato un momento in cui le strade dovevano dividersi, avevamo visioni diverse sulla gestione, sulla politica societaria. Ma l’abbiamo fatto con rispetto assoluto, l’uno dell’altro».
«Napoli è una parte importante della mia vita, ho conosciuto posti e tradizioni straordinarie. Il Napoli attuale? Mi piace il Napoli di Sarri, gioca un bel calcio, segna tanto e diverte. Gli auguro anche di vincere, è il prossimo passaggio».
Poi parla anche dalla Juventus: «Società all’avanguardia, che ha potere economico. Si sono irrobustiti e hanno sottratto alle principali concorrenti giocatori rappresentativi. Monarchia assoluta che può durare ancora un po’ perché le distanze con Roma e Napoli sono nette. Avere tanti soldi è un privilegio, ma saper programmare è un valore aggiunto che può avvicinare».