"In questo periodo di break abbiamo fatto quello che dovevamo. Siamo andati a lavorare in profondità su tutte quelle qualità che ci vogliono valutando singolarmente il calciatore reduce dalle vacanze ed al mondiale per applicare un lavoro. Ho avuto buonissime risposte, come ho già detto per noi non è un ripartire perché con la testa siamo rimasti a dove abbiamo lasciato. Abbiamo iniziato questo bellissimo viaggio un anno e mezzo fa e non ci sono fermate, non ci sono stazioni, ci fermeremo solo quando sapremo come sarà finita".
L'Inter. "E' una squadra di livello top, negli ultimi 3 anni e mezzo ha fatto investimenti da squadra di livello top europeo, ha grande capacità di dilatare facilmente il campo per ampiezza e profondità . E' una squadra che sa chiudersi, lascia il doppio centravanti contro i nostri due centrali e nei ribaltamenti dell'azione diventano pericolosi e dovremo stare sempre in ordine, con equilibrio tattico di squadra. Loro ti costringono a modificare forma in un attimo, per la fisicità che hanno addizionata alla qualità tecnica, sanno cambiare velocemente l'azione, sui quinti, sulle due punte, e noi dovremo essere bravi a mantenere equilibrio ed il comando del gioco che è fondamentale".
Quanto conta la sfida di domani. "Siamo entrati in una fase eccitante, siamo in un grande campionato a giocarcelo con le altre. Non è una sfida solo della squadra, ma di una città intera, solo le grandi sfide consegnano a chi le affronta in maniera corretta una grandezza. Si diventa grandi nelle grandi sfide, se si vanno a usare tutte le nostre qualità , dobbiamo essere più forti di tutto, scetticismo, pregiudizio, pure le paure di chi ci vuole bene. Dobbiamo giocare liberi da tutto, senza dubbi così ci metteremo qualcosa di più, sapendo che lo facciamo per l'orgoglio della nostra città intera e per quello che ho visto i calciatori sono dentro questa grande sfida".
Lobotka e Kvaratskhelia. "Si sono applicati in maniera corretta. La Juve Stabia è stato un avversario di tutto rispetto. Kvara e Lobo hanno fatto prestazione di buon livello per quel tempo che li ho tenuti dentro. Si va tranquilli nella loro prestazione. Kvara ha imprevedibilità , cose normali le fa diventare eccezionali, per noi è un grande valore aggiunto. Sono questi i calciatori che determinano dal niente l'occasione importantissima della partita, senza aver bisogno di schemi e compagni, supera gli avversari e determina".
Designazione di Sozza. "Si torna a fare stessi discorsi di prima. Dobbiamo comportarci meglio tutti e pensare in maniera corretta tutta. Dobbiamo eliminare questo modo di pensare".
Gli scandali nel calcio. "Bisogna sempre domandarci se tutti stiamo facendo del nostro meglio affinché sia un calcio più credibile, potendo usare il calcio anche per il sociale. Non so se si può andare nelle situazioni con una frase in una conferenza rivolta alla gara con l'Inter, la cosa fondamentale è quella, poi ci sarà tempo per approfondire, ma in questo momento parliamo della partita".
Rrahmani. "Forse è quello che andrà giudicato nella prestazione per la delicatezza del periodo che ha attraversato. Quindi ci vorrà la partita per trarre conclusioni sulla condizione. E' chiaro che per me diventa facile dire che ha fatto tutto, rientrando gradualmente, seguito passo passo da Cacciapuoti, siamo soddisfatti ma serve il risultato del campo, della partita, per giudicare".
Stimoli e appagamento. "Non arriviamo a giocare domani e dopo forti della posizione in classifica o di non aver mai perso, ma forti per la consapevolezza di ciò che sappiamo fare in campo. Su questo andremo a sviluppare le prossime gare. Andando ad analizzare quella di domani non è che ti possa salvare quanto fatto ma quello che risuciremo a risviluppare dentro la gara cercando delle cose nuove che ricalcano quanto fatto negli allenamenti, la disponibilità di andarsi a confrontare. Avremo di fronte una grande squadra, si gioca il nostro calcio che è piaciuto a tanti, ed ha dato benefici alla squadra e che ha esaltato molti giocatori".
Sensazioni. "Sono sempre giuste, io voglio essere sotto pressione al massimo perché sono felice così. Quando sei al massimo mi aspetto una risposta corretta per quelle che sono le attese dei nostri tifosi da parte dei calciatori. Li penso tutti al top. L'Inter è una squadra di livello top che negli ultimi anni ha fatto investimenti da club top europeo. Ha una grande capacità di dilatare facilmente il campo sia per ampiezza che per profondità . E' una squadra che sa chiudersi e lascia sempre per tutta la gara il doppio centravanti".I reduci dal Mondiale. "Stanno tutti bene, forse c'è quello che sta benissimo e quello che sta bene e basta, ma sono tutti pronti a giocare questa grande sfida, lo sappiamo da quando è uscito il calendario che sarebbe stata una grande sfida".
"Si può usare l'entusiasmo del popolo argentino, è energia pura che possiamo usare per il nostro calcio. Poi abbiamo visto un calcio fatto di continui imprevisti, come in finale, qualità assoluta a livello individuale, ne usciamo arricchiti da ciò che abbiamo visto e poi quella che sarà la ripresa sono convinto che ci troveremo anche qualcosa del mondiale e il campionato sarà di primo livello come sempre".
Analogie Napoli-Argentina. "Lo Scudetto è un po' la vostra ossessione, non la mia, si va sempre a finire lì. La mia ossessione è vedere impazzire di gioia questa città , ho imparato anche io ad essere napoletano, mi sono accorto che già lo ero abbastanza e questo veder esplodere la città di gioia è quello che più mi farebbe piacere al di là dei meriti e degli elogi".
Su Pelé. "E' stato un altro dispiacere che abbiamo subito in questo periodo. Messi, Maradona, Pelé, anche se in diverse fasi sono e sono stati calciatori che hanno lasciato un marchio indelebile per le loro qualità tecniche e professionali. Su Pelé volevo fare i complimenti a chi non ha tolto la maglia, su richiesta del giocatore, ma lui era già moderno come persona. Se una maglia si toglie, lo dico a chi resta indietro, poi non si vede più. Il 10 andrebbe fatto vedere più possibile che è di Pelé, alcune cose non le capisco ma complimenti a chi non ha levato il numero di maglia. Quello di avere il numero dei grandi giocatori è una cosa che ritengo corretta, non è mettendola nell'armadio... vedendola tutti i giorni ritorna in mente ancora di più ed è una responsabilità ancora maggiore per chi la indossa e chi ci gioca insieme per essere a quel livello lì".