Perfino il campo pessimo suggeriva che tipo di atteggiamento ruvido occorreva contro i nerazzurri.
Il Napoli troppo timido sbaglia proprio partita, e finisce per incassare la prima sconfitta in campionato. Peccato, ma si avanti.
FORMAZIONI UFFICIALE
INTER (3-5-2): Onana; Skriniar, Acerbi, Bastoni; Darmian, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Lukaku, Dzeko.Â
A disposizione: Handanovic, Cordaz, Dumfries, Gagliardini, De Vrij, Gosens, Lautaro, Correa, Bellanova, Asllani, D'Ambrosio, Carboni, Zanotti. All: Inzaghi.
NAPOLI (4-3-3) - Meret, Di Lorenzo, Rrahmani, Minjae, Olivera, Anguissa, Lobotka, Zielinski, Politano, Osimhen, Kvaratskhelia.
A disposizione: Marfella, Sirigu, Mario Rui, Ostigard, Juan Jesus, Zanoli, Zedadka, Ndombele, Demme, Elmas, Zerbin, Lozano, Raspadori, Simeone. All. Spalletti.
Se fossimo a novembre scorso diremmo che Spalletti fa solo una mossa, ossia Olivera e non Mario Rui per contrastare la maggiore fisicità dell'Inter. Tuttavia sorprende il ritorno del tandem Kim e Rrahamani, che non giocava da tre mesi (ahinoi sarà il protagonista negativo del gol partita).
Dentro anche gli altri due reduci dal mondiale, Anguissa e Zileinski, mentre Lozano parte dalla panchina.
La sfida ha due strategie chiare: il Napoli prova il palleggio e l'avanzata graduale, mentre l'Inter (che non ha Brozovic), cerca di attirarci nella sua metà campo per poi andare lungo sui colossi Dzeko e Lukaku.
A livello di estetica e fluidità di manovra, il Napoli è più piacevole ma a livello di efficacia l'Inter è molto più concreta. Anche perché proprio non capiamo che bisogna randellare, neppure quando Kvara viene steso con le cattive 3 volte in 10 minuti. Noi andiamo teneri, loro aggrediscono e Sozza lascia fare (giustamente, visto che adotterà questo metro dall'inizio alla fine)
La prima quando un lancio lungo viene mancato da Dzeko ma diventa un assist per Lukaku. ci vuole uno scatto di Kim per impedirgli di arrivare solo davanti a Meret.
Passa un minuto e Lukaku viene imbeccato profondo, difende palla e la crossa sul palo lontano, dove Di Marco da pochi metri non centra la porta.
Dopo 10 minuti di buio e ruggine nelle idee, il Napoli prende il contollo del gioco. Ma è sterile (va detto anche che il campo è pessimo e non agevole un fraseggio pulito).
Kvara (timbrato 3 volte sulle caviglie da Skriniar e Barella) non riesce a saltare l'uomo, mentre Politano è in ombra. Osimhen si batte, ma senza rifornimenti è dura. Quando al 30' costruiamo una palla decente, Zielinski ciabatta dal limite dell'area mandcando alle ortiche un bell'assist di Olivera.
L'Inter invece deve mangiarsi le mani altre tre volte.
Al 25', quando l'asse Lukaku-Dzeko mette Darmian davanti alla porta, ma spara alto.
Poi al 40' quando Lobotka perde palle, Barella lancia lungo per Lukaku che spara alto.
Infine al 41', quando Meret compie un prodigio su Di Marco. Viene segnalato fuorigioco, ma ci sono fortissimi dubbi.
Nella ripresa Spalletti cerca di far uscire Kvara dalla gabbia, facendolo andare più a zonzo per la tre quarti.
Al 51' Osimhen ha l'occasionissima: cross di Zielinski che lo pesca a tre metri dalla porta, ma per stoppare di petto il nigeriano perde un tempo di gioco e si fa contrastare da Onana.
Ma al 55' l'Inter capitalizza le tante chance avute: lancio lungo per Di Marco, cross al centro per Dzeko che colpisce da solo, 1-0.
Il Napoli sembra svegliarsi dopo lo schiaffo subito, ma è una illusione che dura poco.
Al 60' Kvara fa tutto da solo, ma spara sull'esterno della rete.
Al 65' primi cambi. Lozano e Raspadori per Politano e Zielinski.
L'Inter mette Lautaro e Gossens.
Al 76' dentro anche Elmas e Ndombele, fuori Kvara e Anguissa.
All'85' fuori anche Lobotka, dentro Simeone.
Finalmente facciamo un tiro, l'unico, all'89'. C'è una mischia in area, Raspadori controlla e spara in mezzo a tante gambe, ma dritto sul petto di Onana.