Questo periodo ci travolge con una sequenza di notizie terribili. Dopo l'addio di Mihajlovic e quello di Pelé, anche Gianluca Vialli se n’è andato, portato via da un tumore al pancreas che combatteva da anni.
Vialli era ricoverato da giorni a Londra, dove è deceduto dopo l'aggravarsi della malattia.
Il bomber (ex Cremonese, Sampdoria, Juventus e Chelsea) se n’è andato a 58 anni e mezzo, dopo essersi battuto come un leone contro la malattia, diventando un simbolo di vita e gioia di vivere.
Nell'estate del 2021, Vialli era diventato campione d'Europa con la Nazionale. Già all'epoca stava combattendo con il tumore da 4 anni.
A metà dicembre aveva lasciato il ruolo di capo delegazione degli azzurri, con un messaggio: “Al termine di una lunga e difficoltosa ‘trattativa’ con il mio meraviglioso team di oncologi ho deciso di sospendere, spero in modo temporaneo, i miei impegni professionali presenti e futuri. L’obiettivo è quello di utilizzare tutte le energie psico-fisiche per aiutare il mio corpo a superare questa fase della malattia, in modo da essere in grado al più presto di affrontare nuove avventure e condividerle con tutti voi. Un abbraccio".
Era un amico fraterno del CT Mancini, col quale ai tempi della Sampdoria che vinse lo Scudetto, formava la coppia definita "gemelli del gol".
Quella Samp arrivò anche in finale di Coppa Campioni, perdendola a Wembley. 29 anni dopo, in quello stesso stadio si sono presi la rivincita, portando l'Italia sul trono d'Europa.
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