"E' stata una buona partita sotto tanti punti di vista. In ogni partita vinta di recente c'era stata meno qualità , oggi in tutte le cose mi è sembrata una partita superiore alle ultime. Ad esempio la riaggressione quando perdiamo palla, che è fondamentale, oggi è stata fatta bene. Nonostante il buon momento, nessuno va morbido su nessun pallone. Stasera siamo stati sintetici e veloci nelle cose da fare. Abbiamo sofferto un paio di volte, perché il Sassuolo gioca a calcio ed è allenato bene. La squadra ha fatto una super prestazione. Questa vittoria, vista la forza dell'avversario, è diversa dalle altre. Il Sassuolo costruisce dal basso, fa circolare la palla velocemente, sa ripartire. Assume un valore maggiore questa vittoria qui, che ci permette di preparare meglio la partita di martedì con l'Eintracht".
Volo Scudetto. "Anche se abbiamo questo vantaggio sulla seconda, ci dobbiamo mettere ad affrontare le partite al massimo. E' normale che la mente si può fare calcoli, ma noi dobbiamo comandare la testa come se ogni partita fosse quella decisiva per andare a sognare. Questo aspetto ci abitua ad essere dentro o fuori".
Le 100 panchine. "Sono 1000 notti insonni le mie panchine... posso dire che l'esperienza ti porta a riconoscere quelle cose che devi andare a prendere e che ti passano davanti...".
Il paragone con il Barcellona di Guardiola: "Andiamoci piano, bisogna stare molto calmi e fare bene le cose che sappiamo fare".
Olivera e Mario Rui. "Sono due calciatori differenti, diventa difficile scegliere con giganti come Kim e Di Lorenzo, anche Rrahmani che difensivamente è una roba incredibile come attenzione e continuità : ora sceglie meglio, va meno in apprensione. In altri ruoli è più facile: Mario Rui ha qualità indelebili quando ha palla, poi da un punto di vista di impatto fisico ha meno di Olivera che ha un motore superiore sulle distanze e sulla forza. Ci vogliono tutti e due, l'essenziale è che non ragionino come i calciatori deboli: nel senso che pensino di essere due riserve o che contino i minuti che non vengono giocati. Non è che sei mio amico solo se mi dai la maglia, si fa sempre un discorso collettivo e di traguardo di squadra, si ha bisogno di tutti. Anche Zerbin in cinque minuti ha fatto vedere di essersi allenato bene, può giocare in molte squadre di Serie A, bisogna stare attenti. Stanno reagendo tutti bene".
Champions. "L'Eintracht è una squadra fortissima, ha calciatori velocissimi e ripiega bene col 5-4-1, ripartendo in velocità negli spazi. E' una squadra tecnica abituata a giocare certe partite. Noi abbiamo le nostre certezze, le porteremo sul loro campo".
L'episodio a fine gara. "Sono andato da un ragazzo disabile che lo conosco da tanti anni, sono andato a salutarlo volentieri perché ha sempre seguito il Napoli ovunque".
La rivoluzione vincente in estate. "Ci sono state esigenze societarie che hanno portato a questo, anche se fossero rimasti Mertens, Koulibaly e Fabian avremmo fatto un campionato importante: il torneo attuale viene fuori da ciò che è stato costruito lo scorso anno. Ad alcuni servono tre-quattro anni per costruire, io in un anno dovevo vincere: va bene starvi sui coglioni, ma andrà modificata questa cosa altrimenti è troppo facile".
Dedica per la vittoria. "A tutti quei calciatori che hanno avuto la disponibilità di apprezzare il lavoro, il modo di lavorare, di darci una mano per fare quante più vittorie possibili. Ai tifosi del Napoli, stasera lo stadio era pieno di napoletani e chi vuole bene al Napoli: è una cosa di cui dobbiamo essere orgogliosi, ci sono tanti che pregano affinchè noi vinciamo le partite. Dobbiamo fare di tutto per restituire la felicità che i napoletani meritano".