L'antipasto Champions col Milan va ai rossoneri con pieno merito, perché loro giocano la partita come se fossimo già al mercoledì di Coppa (anche per esigenze di classifica diverse), noi invece pare che giochiamo a nascondere le carte sotto il tavolo, mostrando il volto peggiore (sia come singoli che come collettivo).
Il Napoli è stato lo specchio del suo tifo organizzato azzurro, che decide di scioperare lasciando ai milanisti il compito di fare da colonna sonora alla serata, soprattutto con gli insulti alla mamma di Politano.
FORMAZIONI UFFICIALI
NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Mário Rui; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Politano, Simeone, Kvaratskhelia.
A disp.: Gollini, Marfella; Juan Jesus, Ostigård; Demme, Elmas, Gaetano, Ndombele, Zedadka; Lozano, Raspadori, Zerbin. All.: Spalletti.
MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Kjær, Tomori, Theo Hernández; Bennacer, Tonali; Brahim DÃaz, Krunic, Leao; Giroud.
A disp.: Mirante, Tatarusanu; Ballo-Touré, Florenzi, Gabbia, Thiaw; Adli, Bakayoko, Pobega, Saelemaekers, Vranckx; De Ketelaere, Origi, Rebic. All.: Pioli.
Come detto, lo stato d'animo della sfida era decisamente diverso. Per il Napoli era solo un'altra tappa verso lo Scudetto, mentre al Milan servono punti per la corsa Champions, che si è fatta molto complicata dopo i recenti flop.
Ecco perché i rossoneri sono assai agguerriti mentre il Napoli è più sciolto e svagato.
L'assenza di Osimhen toglie un grande protagonista alla sfida, mentre all'ultimo Spalletti deve rinunciare anche a Olivera. In campo ci va Simeone, con Politano preferito a Lozano sulla fascia destra.
Pioli intanto ritorna alla difesa a 4 e vara un centrocampo di mastini e corsa con Tonali e Bennacer (che si incolla a Lobotka), più Krunic. La mossa vincente però è Brahim Diaz più esterno: farà sfracelli.
Il bilancio migliora poco dopo, perché dopo una serpentina senza opposizioni di Leao, arriva un cross centrale che Brahim Diaz può controllare, stoppare e scaraventare a rete per il raddoppio, 0-2 (25').
Questa azione è emblematica: il Milan quando attacca ne porta anche 4 o 5 vicino o dentro l'area, noi invece siamo troppo timidi.
Eppure, quando si era sullo 0-0, il Napoli aveva avuto un'occasione golosa con Simeone, ma l'argentino devia alto un cross basso di Zielinski.
Sullo 0-2 il Napoli comincia ad essere più cattivo, cosa che il Milan aveva cominciata a fare da subito. Ne escono scontri vigorosi e qualche falletto malandrino (cosa che manda presto l'arbitro Rapuano nel pallone).
Tanto agonismo, ma poco calcio.
Al 42' ancora Diaz pericoloso: botta violenta che Meret alza in angolo.
Al 48' botta di Zielinski, Maignan alza in angolo.
Nella ripresa la musica non cambia, e al 50' Giroud va a centimetri dallo 0-3.
Al 54' la prima ghiotta occasione azzurra, grazie a una incursione di Kim che fa sbandare le marcature a uomo del Milan. Il coreano entra in area e cross basso, Maignan smanaccia e la palla che balla nei pressi della linea.
Subito dopo Kvara per Mario Rui, tiro immediato e il portiere francese respinge con la faccia.
Al 65' Meret fa un miracolo su Giroud da 3 metri.
Ma poco dopo Saelemaekers se ne fa in slalom slalom tra le belle statuine e fa 0-4.
La partita è bella che finita, e solo a dopo 75' minuti di prese per il culo, i tifosi azzurri decidono di rispondere ogni tanto a qualche coro milanista.
Poi si dedicano alla mamma di De Laurentiis, il presidente che gli sta ridando lo Scudetto dopo oltre 30 anni, beccandosi i fischi di buona parte degli altri tifosi.