Chiariamo subito una cosa: il Milan ha meritato di passare il turno. Perché ha saputo reggere quando arrivava la forza d'urto azzurra, e ha saputo colpire quando c'era da colpire.
Il fatto che abbia giocato 180 minuti in difesa è una strategia, non un demerito. Magari non è proprio il miglior spot per lo spettacolo, però è stato efficace.
Detto questo, va aggiunto che il Milan è stato anche fortunato quando c'era da esserlo: ha affrontato in casa un Napoli senza Osimhen, ha benedetto le paratone di Maignan all'andata, ha potuto giocare il ritorno con Kim e Anguissa squalificati, nel match di ritorno se n'è uscito il migliore della prima mezz'ora (Politano) e il VAR non ha visto un rigore su Lozano (si era sullo 0-0). Infine, Maignan ha parato un rigore a 10' dalla fine, che tutto avrebbe cambiato.
Il Milan ha sbagliato di meno anche là davanti, pur tirando molto meno del Napoli nella doppia sfida. Abbiamo sempre avuto difficoltà ad arginare Leao, mentre il Milan è caduto solo al 190' della doppia sfida.
Nessun rimpianto. A questo tavolo così prestigioso ci sedevamo per la prima volta. Abbiamo fatto la storia, magari ci rivediamo l'anno prossimo per ritoccarla...
FORMAZIONI UFFICIALI
NAPOLI 4-3-3: Meret, Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Mario Rui, Lobotka, Ndombele, Zielinski; Politano, Osimhen, Kvaratskhelia. All. Spalletti
A disposizione: Gollini, Idasiak, Bereszynski, Olivera, Ostigard, Elmas, Gaetano, Lozano, Raspadori.
MILAN 4-2-3-1: Maignan; Calabria, Kjaer, Tomori, Theo Hernandez; Tonali, Krunic; Brahim, Bennacer, Leao; Giroud. All. Pioli
A disposizione: Mirante, F. Ballo, Kalulu, Thiaw, De Ketelaere, Florenzi, Pobega, Gabbia, Rebic, Junior Messias, Origi, Saelemaekers.
In un Maradona infuocato, sotto gli occhi di 100 Paesi e con i tifosi che finalmente tornano a fare i tifosi, la strada in salita era quella degli azzurri. Oltre a dover ribaltare l'1-0 dell'andata, Spalletti ha dovuto fare a meno di Kim e Anguissa squalificati, oltre che di Simeone infortunato. Ma ha ritrovato Osimhen, assente nelle precedenti 3 sfide stagionali con i rossoneri.
Il tecnico azzurro si affida a Juan Jesus per sostituire lo squalificato Kim. Poi Ndombele al posto di Anguissa e Politano vince il ballottaggio con Lozano.
Dall'altra parte Pioli ha confermato lo stesso undici che ha vinto nel match di andata (e che ha vinto al San Paolo 0-4) dopo averlo fatto riposare per intero col Bologna, ad eccezione di Maignan.
Il Napoli esce con ferocia dagli spogliatoi. Gli azzurri pressano alti, aggrediscono e spingono. Nei primi 20 minuti calciamo 5 angoli, andiamo al tiro 3 volte senza però mai centrare lo specchio.
Politano e Kvara mettono pressione a Theo e Calabria, spesso costretti a rifugiarsi in corner.
Sembra un dominio assoluto degli azzurri, ma alla prima azione rossonera Mario Rui entra in modo scomposto su Leao (che si era liberato del pallone), è rigore.
Il San Paolo è gelato. Dal dischetto va Giroud ma Meret vola sulla sinistra e respinge, si resta 0-0.
Il pericolo scampato più che pesare sul Milan, sembra farlo sul Napoli. Come uno shock inatteso.
Anche se al 25' Zielinski va al tiro parato (grande inserimento di Di Lorenzo), due minuti dopo c'è un'occasione colossale per il Milan: Meret sbaglia rinvio, Juan Jesus spazza come può ma il Milan riesce a mettere Giroud di nuovo solo davanti al portiere, Meret gli dice ancora no.
Il messicano, appena entrato, viene steso in area da Leao appena prima di calciare. Secondo il VAR il portoghese tocca sia palla che piede, ma in realtà tocca prima il piede. Sarebbe stato rigore, e questo episodio conterà come un macigno, come vedremo a breve.
Al 41' viene liberato al tiro Ndombele, palla alta.
Al 43' la doccia gelata. Ndombele sbaglia uno stop, la palla arriva a Leao che si fa 70 metri di campo, poi appoggia in mezzo dove Giroud deve solo spingere dentro, 0-1.
Al 47' Osimhen si vede per la prima volta, vince un contrasto con Kjiaer e segna, ma è tutto inutile per via di un tocco di mano.
In avvio di ripresa Kvara fa tutto da solo, ma la sua saetta passa di poco alta oltre la traversa.
Al 57' stessa cosa, ancora un tiro alto.
Attacchiamo solo con Kvara, troppo poco.
Al 65' primo cambio: fuori Diaz, dentro Messias.
Subito dopo ci prova Lozano, palla alta.
Passano due minuti e Olivera ha un pallone d'oro sulla testa, ma lo mette fuori.
Entra Elmas, esce Ndombele.
Ma la storia non cambia. E' un assalto azzurro che però il Milan non fatica a contenere.
Al 72' entrano Ostigard e Raspadori, fuori Rrahamni e Zielinski.
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Al 80' la scossa: Di Lorenzo viene imbeccato bene da Lozano e crossa basso, Tomori tocca col braccio ed è rigore.
Kvara calcia forte, Maignan si tuffa a destra e respinge, 0-1.
Il Napoli ci prova fino alla fine.
Olivera sfiora il pari all'87 ancora di testa.
Ostigard lo imita e costringe a una parata Maignan.
Osimhen sfiora il palo di testa al 92'.
Al 93' gli azzurri centrano il meritato pareggio: cross di Raspadori, Osimhen di testa in tuffo impatta e infila l'angolino, 1-1.
Restano 80 secondi, utili solo per un cross di Kvara che però è lungo e va fuori.