Ma quella volta fu una vittoria di Pirro, perché lo Scudetto se lo prese la Juventus.
Noi lo perdemmo in albergo.
Stavolta invece lo scudetto potremmo festeggiarlo in albergo, a Castelvolturno, domenica a pranzo. Il conto è facile: siamo a 5 punti dallo Scudetto, se battiamo la Salernitana diventano -2, ma se la Lazio non vince a San Siro domenica nel lunch match, potrà partire la festa.
La sfida dello Stadium? Bruttina per 70 minuti. Poi un tris di occasioni di Osimhen hanno fatto da antipasto ai botti finali.
Un gol annullato alla Juve, uno sfumato per loro per una manciata di centimetri, poi segniamo noi al 93'. Quale goduria più bella?
FORMAZIONI
JUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Gatti, Rugani, Danilo; Cuadrado, Miretti, Locatelli, Rabiot; Kostic; Soulè, Milik.
A disposizione: Perin, Pinsoglio, De Sciglio, Bremer, Alex Sandro, Bonucci, Pogba, Paredes, Fagioli, Chiesa, Vlahovic, Di Maria, Iling-Junior.
NAPOLI (4-3-3): Meret, Di Lorenzo, Kim, Jesus, Olivera, Anguissa, Lobotka, Ndombele, Lozano, Osimhen, Kvaratskhelia.
A disposizione: Gollini, Marfella, Bereszynski, Ostigard, Rrahmani, Zedadka, Demme, Elmas, Gaetano, Zerbin, Zielinski, Raspadori.
Per il resto l'unica novità è l'esclusione di Zielinski a favore di Ndombele, protagonista in negativo del match di Coppa.
Dall'altro lato Allegri, stretto tra le fatiche appena passate di EuroLeague e l'imminente semifinale di Coppa Italia, comincia con qualche rincalzo (Rugani, Miretti, Soulé, Milik) con l'intenzione di giocarsi le carte pesanti (Vlahovic, Di Maria e Chiesa) a gara in corso.
Anche se non giocata a ritmi eccelsi, la partita è combattuta. Il Napoli si piazza spesso nella metà campo juventina, ma fa viaggiare il pallone da una parte all'altra con molta flemma, trovando quasi sempre chiuse le vie centrali e i raddoppi pronti su Kvara. Dall'altra parte Lozano è quello che gode di maggiore libertà , potendo spesso andare all'uno contro uno con Danilo. Con risultati non proprio brillanti.
Le emozioni sono con il contagocce.
Cuadrado prima (10') e Milik poi (15') chiamano in causa Meret.
Dall'altra parte Ndombele (12') spara alto da ottima posizione.
Al 26' Rabiot va via di forza e spara un cross forte ma non c'è nessuno.
Al 32' brutto episodio: Gatti sferra un pugnetto a Kvara, con tanto di ghigno cattivo immortalato dalle telecamere. Il VAR tace.
Al 36' Lozano viene lanciato per via centrale, ma al posto di servire Kvara solissimo preferisce tirare e sbatte su Danilo.
Nella ripresa stesso copione: si gioca ma senza ferocia, e così le emozioni restano sporadiche.
Al 49'Â Kvara danza sul vertice dell'area di rigore, poi spara tra le braccia di Szczesny.
Al 54' Osimhen ruba palla e innesca ancora Kvara, tiro dai 25 metri alto.
Al 60' la Juve manda dentro Chiesa e Di Maria.
Al 63' occasione da una parte e dal'altra: Di Lorenzo arpiona un cross indirizzato a Milik, dall'altra parte Osimhen si libera al tiro ma gli viene respinto in angolo.
Due minuti dopo, Elmas si infila in area palla al piede, poi tocca per Osimhen che gira a rete, palla sporcata che scheggia il PALO.
Sull'angolo seguente, Victor stacca neglio di tutti in area e da due metri spara di testa dritto tra le braccia di Szczesny.
Al 73' ancora Osimhen: cross basso di Di Lorenzo, Victor calcia di prima ma spedisce alto.
Al 75' Elmas da lontano, palla alta.
Al 78', con Kim fuori per cure mediche, Rugani può rivesciare in area sugli sviluppi di un angolo, palla alta.
Subito dopo, Anguissa commette un errore (ma rimedia parzialmente) che manda Milik al tiro, fuori.
Negli ultimi dieci minuti succede tutto quello che non si era visto prima.
All'82' la Juve segna: Milik stende Lobotka, il pallone viene lanciato lungo per Di Maria che se ne va da solo e insacca, 1-0. Fabbri va al VAR e annulla.
Esce Kvara, entra Raspadori. Per loro entra Vlahovic.
Poco dopo altro gol non valido della Juve: Chiesa recupera palla in scivolata, Vlahovic la devia dentro. Mala palla era uscita.
Al 90' Cuadrado vola in area, ma viene sbugiardato da arbitro, var e tv.
Al 91' occasionissima Napoli: scambio Zielinski, Osimhen, il nigeriano calcia ma Szczesny in uscita respinge.
Passano 30 secondi ed ecco il colpo finale: Zielinski danza, apre per Elmas che crossa, botta al volo di Raspadori ed è 0-1.
Game over. Lo Scudetto ormai è questione di giorni.