Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha parlato con l'Associazione Stampa Estera in Italia, affrontando ancora una volta il tema stadio. «Sperando che non ci vogliano tempi lunghi, sto aspettando che si dia corso alla bonifica di Bagnoli per poter fare lì la casa del Napoli con dodici campi di calcio, un albergo e all’interno lo stadio nuovo, il tutto delimitato da un bel muraglione alto dodici metri. Se lo stadio sarà da 50mila, 40mila o 30mila posti lo vedremo a seconda di quando potrà essere pronto e di come la virtualizzazione non avrà minato la frequentabilità dello stadio».
L'idea di Bagnoli come luogo per la casa del Napoli è di vecchia data. Nel 2011 il presidente De Laurentiis si recò in visita alla Base Nato, in vista del fatto che due anni dopo i militari americani si sarebbero trasferiti a Varcaturo lasciando vuota l'intera superficie, da porre in vendita o in affitto.
De Laurentiis venne accompagnato da un funzionario del comune di Napoli, dal responsabile marketing Alessandro Formisano e dai responsabili della base Nato, e visionò dalla parte alta della base Nato una zona libera di Bagnoli, adiacente all’ex Italsider, dove ipotizzò la costruzione di un nuovo stadio o di un nuovo centro sportivo. Ne parlò anche con l'ex sottosegretario all’Economia Bruno Cesario.
L'ipotesi è rimasta viva e rilanciata più volte, l'ultima delle quali appena 3 mesi fa nel corso di un'intervista a Il Mattino: «Il nuovo stadio a Bagnoli - disse ADL - non è il San Paolo la soluzione finale».
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