Kim, Zielinski, Lozano, Osimhen e perfino Meret e Rrahmani. Mezzo Napoli campione d'Italia è già finito al centro delle voci di radiomercato (la maggior parte farlocche).
In realtà è un copione che si ripete ogni anno, salvo poi rivederci ad agosto e scoprire che di partenze ce ne sono state un paio, e di arrivi altrettanti.
Solo lo scorso anno c'è stata una mezza rivoluzione. Ma se gli effetti sono quelli che abbiamo visto, magari ci fosse una rivoluzione ogni estate...
Ad ogni modo, lo stato attuale dei fatti è abbastanza chiaro: Kim è l'unico che concretamente può andare via. Il Napoli infatti non ha la possibilità di opporsi se qualcuno si presenterà con i soldoni della clausola. L'opzione United è la più gettonata al momento, ma il nome di chi lo vuole dal nostro punto di vista cambia poco.
Chi arriva con i soldi e trova l'accordo con il coreano se lo porta via. Noi non potremo farci niente.
Discorso diverso vale per tutti gli altri, a partire da Osimhen.
Ci sono contratti che vincolano il calciatore, per cui se il Napoli non intende sedersi a un tavolo, non si parlerà di cessione.
L'intenzione di De Laurentiis è proprio quella, anche perché sa bene che cedere i pezzi da novanta comprometterebbe anche il rapporto con Spalletti, che a quel punto punterebbe i piedi per salutarsi. Allora sì che sarebbe smantellamento, visto anche il probabile addio di Giuntoli.
Con il nigeriano si sta intavolando un discorso "a termine": rinnovo del contratto con adeguamento generoso, poi l'estate prossima non ci si opporrà alla cessione, ovviamente a prezzo congruo. Anche perché gli slot in attacco dei maggiori club europei (Real, Barca, City, PSG) almeno per la prossima stagione sembrano già occupati. Ma Benzema e Lewandovski non dureranno in eterno, mentre invece i mal di pancia di Mbappeé a Parigi sì.