Erano presenti patron De Laurentiis e Alex Meret.
Ecco le parole del presidente.
"Voglio chiarire subito che oggi si parla solo del ritiro del Trentino, perchéper parlare di calcio ci saranno altre conferenze visto che abbiamo una partita importante con l'Inter. Se non volete parlare del ritiro ma di altro, devo alzarmi e andarmene... cosa che non posso fare però per il rispetto vostro e dei miei ospiti. Inoltre voglio smentire delle cose non esatte che ho letto: noi avevamo terminato il nostro contratto e abbiamo raggiunto un accordo che lega la nostra amicizia, che va avanti da 13 anni, oltre a questo ritiro che sta per iniziare poi per i successivi 3 anni".
A proposito di ospiti, parla di Armani e della scelta di farsi da soli il materiale tecnico. "Mia figlia Valentina da quando ci produciamo il materiale tecnico con il mio amico Armani, è diventata una colonna ormai della nostra società . Siamo partiti in un momento molto difficile del Covid. E' stato un inizio complicato, feci accordi per il trasporto dalla Cina dei materiale, con un'azienda di Bergamo sui tessuti e siamo partiti con molte difficoltà e tutto il reparto tecnico mi chiedeva se alla prima giornata si rischiava di partire con le vecchie maglie? Invece poi abbiamo creato un'armonia attrezzandoci per questa novità anche professionale. Oggi come oggi è un asset molto importante, quando vedo la risibile situazione in squadre anche molto importanti guardo mia figlia e dico 'siamo davvero una bomba, degli innovatori'.
.
Sul ritiro. "Ci aspettiamo un enorme flusso di persone, abbiamo fatto un sopralluogo e abbiamo valutato degli spazi un po' più ampi per l'accoglienza per dei servizi migliori ed un intrattenimento oltre ad un secondo store sul posto, più grandi rispetto al solito. Vorremmo fare un percorso per le foto dei tifosi con la coppa, diverse cose molto interessanti per migliorare e far partire una nuova era perché Napoli vuole splendere in tutti i sensi".
Le amichevoli all'estero. "L'altro anno abbiamo ricevuto tanti inviti... davvero tanti. E ci offirvano soldi e aerei, ma sono stato io invece a costringe, pagando, le altre squadre di calcio straniere a venire da noi. Noi dovevamo non allenarci, andare lontano, all'estero, poi il giorno dopo fare scarico, allenare chi non ha giocato tanto, poi rientrare e di questo mese preparatorio così quanti giorni si sarebbero persi? Ho detto basta e si gioca dove si fa il ritiro. Ovviamente nella prima parte in Trentino si gioca con squadre di minore livello perché è l'inizio della preparazione, ma questi ritiri fatti bene quanti incidenti evitano? Molti. Una volta ci cascai, ma a Detroit non riuscirono a riempire lo stadio che era da oltre 100mila posti. Pagando anche tanto, soldi che preferisco dare all'Emilia, perciò si gioca qui".
Il contenuto della cena con Spalletti. "La cena di venerdì era dovuta... era una cena dell'amicizia, del ringraziamento. La notte dello Scudetto a Udine mi è venuta l'idea di festeggiare allo stadio Maradona e c'erano 54mila persone, è stato meraviglioso. Ma non volevo stare per forza al centro dell'attenzione a tutti i costi, quindi anche se avrei potuto collegarmi dallo spogliatoio e fare i complimenti a Spalletti e alla squadra in diretta, era giusto far godere a loro e l'allenatore quel momento che era tutto per loro. C'è stata la celebrazione con la Fiorentina, vincendo anche senza averne bisogno, ed abbiamo fatto una manifestazione che mi ha portato i complimenti persino dall'estero e mi sto spaccando per fare la cerimonia della consegna del trofeo il 4 giungo. Leggo tante cose, è sempre stato il 4, alle ore 19, finita la partita poi verranno montati i palchi e credo, credo, uno da 520 metri e metterò comunque una decina di schermi più grandi di quelli dell'altra volta. Poi ho chiamato Fiorello, che mi chiede sempre di andare da lui, e gli ho chiesto di montare la sua struttura al Maradona per andare in diretta dalla centralità del mondo che è Napoli. Magari si va avanti anche dopo mezzanotte... probabilmente mi dirà di no".