E' il giorno dell'ultima festa, quella che chiude un mese di celebrazioni da sballo e di euforia collettiva (ma questa durerà ancora chissà quanto).
L'ultima di campionato la vinciamo con Osimhen e Simeone, in una sfida caratterizzata anche dal toccante addio di Quagliarella, giustamente omaggiato da tutto lo stadio.
E dopo la partita, la festa che durerà tutta la sera.
FORMAZIONI UFFICIALI:
Napoli (4-3-3) - Meret, Di Lorenzo, Rrahmani, Ostigard, Mario Rui, Anguissa, Lobotka, Zielinski, Elmas, Osimhen, Kvaratskhelia.
A disp.: Gollini, Marfella, Bereszynski, Juan Jesus, Zedadka, Demme, Gaetano, Ndombele, Zerbin, Raspadori, Simeone. All.: Spalletti
Sampdoria (3-4-1-2): Turk, Murru, Amione, Gunter; Augello, Rincon, Paoletti, Zanoli; Leris; Quagliarella, Gabbiadini
A disp.: Ravaglia, Tantalocchi, Lotjonen, Segovia, Ilkhan, Yepes, Malagrida, De Luca, Ivanovic, Ntanda Lukisa. All.: Stankovic
La sfida del Maradona viene anticipata da diverse premiazioni: Spalletti come allenatore, Giuntoli come dirigente, Kim come miglior difensore, Osimhen miglior attaccante e Kvara come MVP della Serie A.
Dai tifosi azzurri viene invece consegnata una targa a Fabio Quagliarella, accolto dall'ovazione del Maradona dove - per un segno del destino - gioca l'ultima partita della carriera.
Un tiro altro di Zileinski e un bel colpo di testa di Osimhen sono la produzione del Napoli, mentre è molto più insidiosa la Samp con Quagliarella che da due passi spara fuori (ma probabilmente era in offside).
Al 42' la migliore azione azzurra: gran palla filtrante per Osimhen, che fa sponda di testa per Elmas il cui tiro da pochi passi viene stoppato da un provvidenziale Gunter con un piede.
Nella ripresa il Napoli piazza ancora di più le tende nella metà campo doriana.
Il giro palla continuo però si perde proprio al momento dell'ultimo passaggio, e così sbattiamo sempre sul muro doriano.
Come successo nel primo tempo, l'occasione migliore capita invece alla Samp, al 57', quando Malagrida si presenta davanti a Meret che gli respinge il tiro.
Al 61' la svolta. Zielinski imbuca perfettamente per Osimhen, che viene agganciato da Murru in area: rigore. Osimhen va dal dischetto e sblocca, malgrado Turk avesse intuito l'angolo di tiro, 1-0.
Il Napoli sfiora subito il bis con Anguissa (sponda di Osimhen), ma Turk salva sulla linea.
Proprio Gaetano ha subito una palla buona, ma preferisce la precisione alla forza e Turk respinge. Trenta secondi dopo ci mette anche la forza, ma Turk è strepitoso. Due minuti dopo terzo tentativo, stavolta moscio.
Al 73' Anguissa serve benissimo Osimhen, che spara forte ma il tiro viene deviato.
Al 75' escono Di Lorenzo e Osimhen, entrano Simeone e Bereszynski.
Subito dopo si fa male Anguissa, entra Demme.
Pochi secondi dopo si fa male anche Gaetano, che esce zoppicando.
Il Napoli chiude in 10.
All'84' però la vera gemma del giorno la tira fuori Simeone: riceve palla da Raspadori, controlla e da quasi 30 metri lancia un missile che finisce all'incrocio, 2-0.
L'argentino poi festeggia sotto la curva mostrando la maglia numero 10 del D10S.
Al minuti 86 è festa per Quagliarella, che per l'ultima volta esce dal campo (751 partite in carriera). Il Maradona gli tributa una lunga standing ovation e il gioco resta fermo per qualche minuto per accompagnarlo nel giro di saluti.