"Questo è il quarto anno che verremo in Abruzzo, dal 28 luglio al 12 agosto. Siamo contenti di tornarci perché è una regione che si sta muovendo tantissimo. La presenza del Napoli ha alzato l'interesse anche da parte di tante altre squadre di Serie A verso questa regione".
Campi. "Lo scorso anno portai a Rivisondoli l'allenatore in seconda e l'allenatore in terza per fare un sopralluogo, feci venire anche il nostro agronomo. Alle pendici di Rivisondoli ci sono due campi di calcio e pensai che fosse perfetto per fare lo scarico, senza dover andare a Castel di Sangro. Ricordo che c'era un sindaco che disse che ogni anno si spendono 50 mila euro e io risposi che non bastavano. Venne poi l'agronomo e sotto al terreno si trovò di tutto e di più. Se uno viene ad allenarsi in Abruzzo, dalla A alla C, si creerebbero dei traumi in chi allena. E sarebbe sbagliato buttare via denaro pubblico. Sarebbe meglio spendere una sola volta 200-300 mila euro per fare bene i campi. Pochi giorni fa mi avete detto che avevo ragione io. Si sa che i napoletani siano invadenti ed esigenti, guardate qui cosa hanno (e indica il panorama, ndr), è ovvio che siano esigenti".
L'invito. "Il Barcellona mi invitò a partecipare al Gamper ma dissi di no, poi ho ricevuto un invito analogo dal Manchester United a inizio agosto ma ha rifiutato... questo mi dà l'occasione di ribadire che per me è importante far venire le squadre dall'estero a giocare a Castel di Sangro, dove c'è uno stadio serio. Non so quando faremo amichevoli di questo tipo... saranno 3 e tutte lì. Noi non facciamo le belle statuine per gli altri, noi ci prepariamo per la prossima stagione".
Allenatore? "La lista da 22 era diventata di 40 nomi... bisogna capire non solo il modulo che deve essere 4-3-3 e non altro... bisogna capire il suo tipo di gioco, ma anche il carattere, se sono consoni alla cultura partenopea. C'è poi la possibilità anche che la controparte non accetti..."
Una data? "Dal mio punto di vista, possiamo dire che il tempo limite massimo è il 27 giugno. Perché in quel caso avremo 16 giorni per calibrare l'organizzazione, come si deve muovere e come ci dobbiamo comportare".
Italiano? "Gli espressi le mie congratulazioni quando venne a vincere al San Paolo anni fa con lo Spezia. E' un bravissimo tecnico, ma è impegnato con la Fiorentina e non è corretto andare a rimpere le scatole a un club di amici, di persone che la pensano come me. Se poi Italiano dovesse decidere lui di rompere gli equilibri con la Fiorentina, potrebbe cambiare la cosa. Ma comunque Italiano non è sulla mia lista, anche perché ha ancora un contratto con la Fiorentina, non è all'ultimo anno con i Viola. E sappiate che io penali non le pago".
Giuntoli? "Ma perché dobbiamo parlare del direttore sportivo? Lui ha un contratto con noi fino al 30 giugno 2024, quindi non vedo il motivo della domanda. La figura del diesse, per quanto importante, non è centrale per la prossima stagione che non può basarsi solo sulla figura del direttore sportivo, senno' non saremmo il 17esimo club al mondo".
Progetti per quest'anno. "Abbiamo una squadra forte e l'altro anno abbiamo inaugurato un ciclo, che mi auguro che possa durare. Adesso bisogna rafforzarci in Europa. A me non ha dato fastidio la doppia sfida col Milan in Champions, ma mi ha dato fastidio quello 0-4 in casa pochi giorni prima della sfida di Champions. Noi siamo il Napoli, siamo più forti, non possiamo fare quel tipo di prestazioni. Quella sconfitta mi ha sconvolto, mi chieso cosa era preso alla squadra per fare una prova del genere. A chi mi disse "ci può stare" io rispondo che non esiste, che non ci deve stare affatto".
Scudetto bis? "Noi faremo il possibile perché tutto quello che abbiamo vissuto possa ripetersi. Ma poi ci sono sempre gli altri, anche loro si rafforzano. Poi bisogna vedere se ti capitano infortuni o altri incidenti di percorso che ti mettono fuori gioco due o tre calciatori assieme. Ci sarà ad esempio di nuovo la Coppa d'Africa a metà stagione. Io ho fatto una battaglia con la FIFA per questa stortura. Ma ce ne sono altre, bisognerebbe fare ogni 5 anni gli Stati generali del calcio, perché a lungo andare se continuano così i tifosi si stancano".