Aurelio De Laurentiis ha parlato durante la conferenza stampa di presentazione di Rudi Garcia presso il Salone delle feste del Museo e Real Bosco di Capodimonte.
Ecco le parole del presidente.
"Lo Scudetto mi auguro che sia solo l'inizio di una storia, e non solo un caso. Vogliamo che sia l'inizio di un percorso che una città come Napoli merita. Il nostro obiettivo è provare a ripeterci, magari andando anche in finale di Champions... poi me la gioco".
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Il casting dell'allenatore? E' un gioco che vi ho dato in pasto così avevate qualcosa su cui scervellarvi. Io intanto mi dedicavo prima alla festa Scudetto, perché era giusto dare una serata così alla città . Speriamo di farne altre negli anni prossimi. Soltanto dal giorno 5 giugno ho cominciato a pensare al nuovo allnatore, solo 11 giorni. Ho visto la mappa dei tecnici, selezionando anzitutto chi giocava col 4-3-3, perché secondo me è fondamentale conservare il nostro assetto... Rudi per due volte è arrivato secondo a Roma, e il primo anno aveva cominciato con 10 vittorie di fila... Poi si aggiunge il fatto che con il Lione ha sfiorato la finale di Champions, alla quale tengo molto. Quando ho parlato con Rudi
sembrava che ci fossimo già incontrati tante volte in passato. Mi ha colpito la sua spontaneità , la razionalità del rapporto e una intesa coriale e immediata".
Su Osimhen. "Per me rimane, poi se arriva un'offerta irrinunciabile la valuteremo. Con Victor abbiamo già parlato prima della festa Scudetto e c'è una intesa per prolungare il contratto di altri 2 anni".
Il mercato. "Con Rudi abbiamo già cominciato a vedere come muoverci, anche perché oggi i contratti servono a poco e
bisogna guardare negli occhi i giocatori che magari anche se sono vincolati da un contratto pensano ad altro.
Ci potrebbero essere giocatori che dopo lo Scudetto si siedono, e allora c'è bisogno di chi gli dà una sveglia. Anche perché chi pensa di essere pronto per andare in quei 3, 4 club più forti al mondo, deve capire che non esiste la possibilità di cullarsi sugli allori, esiste solo il lavoro".
Vincere. "I De Laurentiis sono sempre competitivi.
Per me vincere una volta non basta, voglio guardare sempre oltre".Â