«Leggendo il risultato sembra tutto facile, ma fino al gol dello 0-2 è stata in bilico e anzi loro ci hanno creato qualche difficoltà . Dopo il raddoppio le motivazioni hanno fatto il resto, visto che ne avevamo di più. Quello di cui sono contento è che non abbiamo concesso quasi nulla».
«La conferenza è cominciata come un ringraziamenti a De Laurentiis per avere avuto il coraggio di portarmi a Napoli. Il resto è una mia aspirazione personale: se al prossimo contratto avrò questa possibilità , cercherò di coglierla, lo devo alla mia famiglia alla quale ho fatto mancare tanto in questi anni. Non vedo cosa c'entri il presidente. Il prossimo contratto può farmelo pure un cinese, che ne sappiamo noi adesso? Il mio contratto finisce nel 2020, c'è molto tempo a meno che non ci sia una interruzione nel 2018 da entrambe le parti. Se De Laurentiis mi vuole fare un nuovo contratto a giugno allora c'entra pure lui, se no non c'entra lui. Tra me e Aurelio il rapporto è buono e sereno, nonostante qualche litigata pubblica. Non voglio interpretare le parole di De Laurentiis, al presidente sono state riferite cose non vere».
«Il gap con la Juve non è facile da colmare sia dal punto di vista economico e tecnico visto che sta facendo quasi 100 punti a campionato. Sui punti persi non ci faccio più caso, ma capita un po' a tutti».
«Questo Napoli si può migliorare solo se prendi giocatori da 100 milioni. Non ho parlato di un cazzo con nessuno, non ho chiesto top players a nessuno. La società ha un suo budget e quello è».
«La visita a Superga l'ho fatta perchè se si viene a Torino in questo mese è obbligatorio rendere omaggio a quella squadra straordinaria. Era un obbligo morale da sportivo. Loro erano dei giganti di questo sport».