"In poco tempo la mia vita ha accelerato: prima l'Europeo, poi il trasferimento a Napoli e lo Scudetto, e anche la convivenza con Elisa... siamo in grande sintonia, ognuno ha i suoi compiti e se non vengono rispettati ci sgridiamo. Ma a Napoli siamo capitati bene... anche a livello di cibo tra Emilia-Romagna e Campania è una lotta all’ultimo piatto. Ogni volta che andiamo al ristorante, qui ti riconoscono, sanno chi sei e ti danno tutto l’amore di Napoli. Dal supermercato allo stadio. Una passione così, nel quotidiano, non esiste da altre parti".
La festa Scudetto. "I festeggiamenti sono stati un emblema in giro per l’Italia e per il mondo. È un caso in cui puoi veramente dire: è stata la vittoria di tutti. Non sono mai mancate le motivazioni, neanche quando i punti di vantaggio erano tanti ed è più facile staccare la spina. Spalletti e il gruppo hanno saputo trovare da soli l’energia e lo stimolo per cercare qualcosa in più. Quando hai così tante persone attorno che spingono la squadra, venendo ogni giorno al campo d’allenamento, non puoi abbassare la guardia. Quando torni a casa, dopo giornate come quelle, la parola giusta è soltanto una: equilibrio. Ricevi una scarica d’affetto senza paragoni e devi tenere la barra dritta. Chiudi gli occhi e ripensi a quello che è successo. Ogni dettaglio è stato fondamentale. Io, poi, sono un tipo maniacale. A cominciare dalle scarpe: dopo ogni allenamento do un’occhiata. L’ho fatto in questa stagione e lo sto facendo adesso. Pensate: anche quest’anno mi è capitato di entrare in campo per il riscaldamento con un tipo di scarpa e successivamente cambiarla. Nella maggior parte dei casi… ho anche segnato! Quindi, l’attenzione al dettaglio, funziona. Parastinchi, maglietta: l’attenzione ai particolari ti porta soltanto vantaggi".
Equilibrio. "Me lo ha dato pure Spalletti. Con lui ho fatto tantissimi ruoli, mi ha provato pure mezzala! Sia a livello tecnico che tattico ci ha lasciato tantissime nozioni, prepara le partite nel migliore dei modi. La strada con cui raggiunge il risultato in modo collettivo è fenomenaleâ€.