Il successo è tanto sorprendente quanto meritato, perché l'Italia - che in semifinale aveva già fatto un'impresa battendo la Spagna - ha annullato i portoghesi vendicando anche il 5-1 della fase a gironi. Ma lì giocammo con uno in meno per un tempo, stavolta abbiamo cominciato e finito in undici.
Abbiamo dominato soprattutto nel primo tempo, poi abbiamo chiuso a chiave il risultato, rischiando soltanto al minuto 94, quando un tiro da fuori è finito di poco a alto (l'altro rischio grosso l'avevamo corso dopo un quarto d'ora, poi stop).
Il successo europeo dell'under19 fa il paio con la finale mondiale dell'Italia under20. Alla faccia di chi dice che qui da noi non si creano più talenti.
Ci sono eccome. Semmai il problema è duplice: da una parte non gli si dà fiducia, dall'altra molti di questi ragazzi hanno la tendenza di volere tutto e subito, non sanno aspettare e chiedono di giocare, per cui spesso preferiscono finire in Serie C oppure far mezza panchina in serie B, quando è più formativo allenarsi con i giocatori di Serie A, pur senza giocare.