"E' un grande onore essere qui, e lo faccio con grande umiltà nella squadra campione d'Italia. Per me è stata la decisione più facile della mia vita. La squadra è fantastica, la città è bellissima, c'è un grande allenatore. Non ho avuto molto tempo per andare in giro per la città , però per quello che ho visto è davvero bellissima. Mi sento un pezzo di una grande macchina. Il mio obiettivo non essere subito titolare ma essere a disposizione di una grande squadra".
Il ruolo. "Posso giocare in diverse posizioni: da interno o da mezzala. Vedremo così mi chiederà il mister: a me piace in entrambe le posizioni. Di sicuro lavoro su entrambe le fasi, sia quella offensiva che quella difensiva".
Sul centrocampo del Napoli: "Sono stato impressionato dal primo minuto degli allenamenti. L'anno scorso ho seguito il Napoli anche in Champions e non mi aspettavo di ritrovarmi qui, per me è una sensazione straordinaria. Ho guardato il primo match dalla panchina ed ho visto una grande squadra, di un grande centrocampo".
Serie A e basket: "Non ho ancora parlato di baskeK con Kvaratskhelia. Tanto tempo fa affrontai l'Atalanta. La Serie A è molto tattica, molto di più del campionato francese. E' arrivato il momento di imparare di più dal punto di vista tattico".
Gli inizi in Cina e il modello di calciatore: " E' vero che ho cominciato a giocare a calcio in Cina perchè la famiglia si era trasferita lì. All'inizio mi ero interessato al basket. Modelli? Ce ne sono tanti, la lista è lunga: da Witsel a Pirlo, sino a Iniesta"