«Arrivare secondi non dipende solo da noi, ma anche dai nostri avversari. La gara con la Fiorentina non è facile a livello mentale, ma dobbiamo proseguire per la nostra strada e se ciò basta tanto meglio, mentre se non dovesse bastare significa che dobbiamo migliorare. Spero che la mia squadra abbia lo stesso tipo di atteggiamento mentale che ho io, altrimenti i rischi di sbagliare il finale di stagione potrebbero essere forti. Vogliamo battere ogni record e se questo ci fa recuperare un posto in classifica meglio. Abbiamo fatto tutto ciò che volevamo fare
Il problema fisico di Allan. «Ha accusato un affaticamento muscolare, non so se ce la farà domani. Non è una problematica grave e non ci sarebbero i motivi di rischiare. Valuteremo il tutto nell'allenamento di domani. Per noi Allan è una soluzione straordinaria, ma abbiamo anche le alternative».
Sul dualismo Jorginho e Diawara. «Non è detto che vadano alternati. Se uno dei due vive un momento straordinario, posso anche evitare».
Sui complimenti al Napoli. «Sappiamo di offrire un calcio piacevole, e ultimamente stiamo unendo bel gioco al risultato con continuità . Non credo sia vero che per vincere bisogna giocar per forza male. La nostra filosofia di gioco deve farci tirar fuori le nostre potenzialità al 100%».
Sul discorso fatturato, ieri tirato in ballo anche da Ranieri. «E' evidente che chi ha più soldi può sempre comprare la macchina più costosa. E' una cosa logica. Per fortuna lo sport non è solo matematica ed ogni tanto ci sono storie che sfuggono a questa dinamica. Però sono rare. Tutti ricordano del Leicester perchè è una cosa rara. Il sogno c'è ma è nostro, voi non c'entrate un ca..o. Si leggono cose prive di equilibrio sui giornali, non c'è tanta voglia di raccontare le cose come stanno. Poi se raccontando frottole si aumentano le vendite dei giornali io non posso far nulla».
«Non so se arriveremo secondi o terzi, arrivare al preliminare sarebbe un obiettivo intermedio visto che vogliamo la Champions. Magari ci sarà anche chi criticherà il nostro terzo posto, magari saranno quelli che a inizio anno dicevano saremmo arrivati quinti».