E non potrebbe essere diversamente, perché sono già 3 le sconfitte interne in questa stagione, le ultime due consecutive.
E' parso evidente un netto divario di tenuta fisica rispetto ai Viola, e questo rende lecita la domanda se fosse il caso confermare la squadra che martedì ha sfidato il Real, a maggior ragione se dall'altra parte Italiano ne cambia 7 dopo aver affrontato il modesto Ferencvaros.
La cosa non è di poco conto, perché non è che la Champions sia finita e anzi il Napoli ha 4 partite complicate in calendario, e non è che ogni volta si potrà poi cedere terreno in campionato (in ottica quarto posto, visto che quello è l'obiettivo).
Le formazioni ufficiali:
NAPOLI (4-3-3) - Meret, Di Lorenzo, Natan, Ostigard, Olivera, Anguissa, Lobotka, Zielinski, Politano, Osimhen, Kvaratskhelia.
A disposizione: Contini, Idasiak, Mario Rui, D’Avino, Zanoli, Demme, Elmas, Cajuste, Lindstrom, Simeone, Zerbin, Gaetano, Raspadori. All. Garcia
FIORENTINA (4-3-3) - Terracciano; Kayode, Quarta, Milenkovic, Parisi, Arthur, Duncan, Bonaventura; Ikonè, Nzola, Brekalo.
A disposizione: Martinelli, Vannucchi, Biraghi, Ranieri, Maxime Lopez, Infantino, Comuzzo, Mandragora, Barak, Amatucci, Sottil, Beltran, Nico Gonzalez, Kouamé. All. Italiano
Chi fa turnover è Italiano, che soprattutto manda in panchina Nico Gonzales.
Si comincia subito con i fuochi d'artificio.
Al 4' Osimhen salva sulla linea su rovesciata acrobatica di Quarta. Sul contropiede il Napoli libera in area Di Lorenzo che impegna Terracciano.
Ma passano 2 minuti e la Viola passa: palla recuperata sulla nostra tre quarti da Quarta, che poi va dritto in area per ricevere il cross, lo devia anche fortunosamente verso la porta ma centra il palo, sul pallone arriva però Breaklo che quasi dal fondo trova il varco tra le gambe di Meret.
La partita, già complicata, lo diventa ancora di più per gli azzurri, che sbattono sempre sulla tre quarti viola.
Noi facciamo fatica, probabilmente anche per le energie fisiche e nervose spese contro il Real. Loro invece sembrano molto più disinvolti (con tutto il rispetto, affrontare il Ferencvaros in Conference è n'altra cosa).
Con Kvara che sembra in giornata no e spesso si perde nel dribbling di troppo, Osimhen perde il suo partner privilegiato e si ritrova quasi sempre solo.
Al 21' episodio da VAR: azione di contropiede innescata da Politano, che finisce con un tiro di Olivera deviato a rete da Osimhen. Ma è tutto vano per via di un offside dell'uruguaiano.
Al 28' finalmente un numero di Kavra sulla fascia, si libera di Kayode e serve centralmente Lobotka che avanza palla al piede fin dentro l'area, poi il tiro è troppo centrale e Terracciano respinge.
Un minuto dopo Anguissa va ko. Entra Raspadori e si passa al 4-2-3-1.
Al 40' altra mischia in area viola, ma al tiro non ci arriviamo.
Ci prova Rapadori dal limite al 41'. mira sbagliata.
All'ultimo minuto di recupero però la Fiorentina ci fa un bel regalo: cross in area, Parisi smorza di petto per Terracciano ma in pratica la dà a Osimhen, che viene steso da Terracciano in tuffo. E' rigore.
Va proprio Osi dal dischetto, che spara forte a mezz'altezza e fa 1-1.
Il risultato è che talvolta ci sfilacciamo, come al 51' quando Nzola e Ikone si ritrovano 2 contro 2, e quest'ultimo stampa il PALO.
Il Napoli arriva al tiro con Osimhen al 54', palla in angolo.
Al 56' ancora Ikone ci spaventa, palla di un pelo fuori.
Entra Cajuste per Politano e torniamo a 4-3-3.
Al 58' la Fiorentina prova a farci il secondo regalo del giorno: Kayode su rimessa la vuole dare a Milinkovic, ma la dà a Osimhen che se ne va da solo verso Terracciano ma gli spara addosso.
Passa un minuto e ci prova Raspadori, tiro deviato.
Al 62' però la Fiorentina passa di nuovo: Duncan combina al limite dell'area, poi un rimpallo su Olivera manda la palla sui piedi di Bonaventura che batte Meret, 1-2.
Al 75' triplo cambio: Lindstrom, Simeone e Gaetano in campo, vanno fuori Lobotka, Osimhen e Zielinski.
Se non altro è apprezzabile lo sforzo finale.
Simeone prima e Olivera poi sfiorano i pali della porta viola. Ancora più ghiotta la chance per Gaetano, che viene liberato dal primo vero spunto del match di Kvara ma tira fuori.
Al 92' il Napoli incassa anche il tris, da Nico Gonzales in contropiede.