Nella ripresa però s'è visto un difetto da correggere, e non ci riferiamo alle occasioni concesse al Verona (quasi inevitabile visto che ne buttava 5 o 6 avanti), ma a quelle che abbiamo sbagliato noi, anche in modo clamoroso. C'erano praterie clamorose, ma abbiamo cercato sempre il tocchettino di troppo o il tiro di precisione, sbagliandolo.
Una partita che poteva finire 1-6, abbiamo rischiato di rimetterla in bilico più volte.
FORMAZIONI UFFICIALI
VERONA (3-4-2-1): Montipò; Dawidowicz, Magnani, Amione; Faraoni, Hongla, Folorunsho, Doig; Ngonge, Serdar; Djuric All. Baroni.
A disposizione: Berardi, Perilli, Coppola, Lazovic, Joselito, Saponara, Terracciano, Suslov, Duda, Charlys, Henry, Cruz, Tchatchoua, Mobila, Bonazzoli
NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Natan, Mario Rui; Cajuste, Lobotka, Zielinski; Politano, Raspadori, Kvaratskhelia All. Garcia
A disposizione: Gollini, Contini, D'Avino, Olivera, Ostigard, Demme, Gaetano, Lindstrom, Zerbin, Simeone
Per la sfida del Bentegodi Garcia ritrova Rrahmani, ma deve fare i conti con le assenze di Anguissa e Osimhen. A centrocampo gioca Cajuste, in attacco Raspadori vince il ballottaggio con l'ex Simeone.
La fiammata gialloblù però è breve, e il Napoli dopo qualche minuto comincia a prendere campo.
Al 6' punizione forte battuta da Raspadori, ma la posizione è molto defilata e Montipò non fatica a respingere con i pugni.
Molto più insidiosa la conclusione di Politano (dopo essersi accentrato), Montipò alza oltre la traversa.
Al 22' altra punizione di Raspadori, stavolta dalla distanza, Montipò si tuffa e la toglia dall'angolino. Sull'angolo seguente, Politano ha una palla buona, ma sul piede sbagliato (il destro) e la manda fuori.
Al 26' però il Napoli meritatamente passa: Raspadori sulla sinistra lavora benissimo e crossa in mezzo, tutti saltano ma nessuno ci arriva, però dietro c'è Politano che di piatto la mette nell'angolino, 0-1.
Passa solo un minuto e potrebbe arrivare anche il bis: Raspadori fa viaggiare nel buco centrale Cajuste, che difende palla ma riesce solo a toccare piano e Montipò in uscita respinge, Politano prova il tap-in ma lo svirgola malamente.
E' comunque dominio azzurro.
Al 30' ci provano prima Politano, poi Raspadori, ma il Verona si salva in angolo.
Al 35' rischiamo un po', perché Serdar arriva al tiro dal limite, per fortuna alto.
Ma la partita è in mano al Napoli, ancora di più quando al 43' arriva il raddoppio: Politano viaggia sulla corsia, si accentra e cambia gioco per Kvara, il georgiano salta Dawidowicz e spara forte tra palo e portiere, 0-2.
Nella ripresa il Napoli è più guardingo: sta basso per crearsi gli spazi per colpire in contropiede.
E così accade. Infatti dopo un paio di mischie nell'area azzurra e un tiro di Bonazzoli respinto da Meret, al 56' arriva la stoccata azzurra: Politano di prima lancia Kvara nella prateria, il georgiano arriva davanti a Montipò e lo batte ancora, 0-3.
Il gol della sicurezza viene però cancellato 3 minuti dopo, quando su cross di Faraoni c'è un mezzo buco di Rrahmani, la palla sbatte su Di Lorenzo e diventa un assist per Lazovic che fulmina Meret, 1-3.
Al 65' Raspadori su punizione impegna ancora Montipò. Subito dopo esce e lascia il posto a Simeone. Entra anche Zanoli per Mario Rui (con Di Lorenzo che va a sinistra).
Durjc ci mette paura al 69', quando devia di testa di poco fuori.Â
Poco dopo Zielinski ispira nel giro di 20 secondi prima Politano e poi Cajuste, ma il primo tira su un avversario mentre il secondo spara di poco fuori.
Al 72' però è prodigioso Meret a respingere in tuffo il tocco da pochi metri di Bonazzoli, salvandoci dal 2-3.
Al 74' altra delizia di Zielinski, stavolta a beneficio di Simeone che spara di poco fuori.
Al 75' ancora Meret che ci salva, quando il tiro di Lazovic diventa velenoso per la deviazione di Natan, e lo costringe al tuffo.
Esce Kvara, entra Lindstrom.
Meret deve intervenire ancora all'80' sulla sassata da fuori di Folorunsho.
Dentro anche Gaetano e Zerbin, fuori Zielinski e Politano.
Di Lorenzo ci salva dal tap-in di Folorunsho a due metri dalla porta (85').
Al 90 Zerbin sbatte anche lui su Montipò. Poco dopo Faranoi sfiora il palo e ci fa venire un altro brivido.