Il numero 17?
«Sono nato il 27/07/1987 e volevo un numero con il 7 in mezzo. A Brescia ho scelto questo perché il 7 ed il 27 erano occupati e per questo ho scelto il 17, non l'ho mai cambiato per questo».
I gol più importanti?
«Quello contro la Juventus quando abbiamo vinto per 3-2 lì e poi quello in finale».
«Nedved, per la carriera che ha fatto perché abbiamo fatto un percorso simile e poi Zinedine Zidane».
Cosa significa essere il capitano?
«E' un onore per mer perché rappresenta un'intera città e questo mi rende fiero».
Tatuaggi più significativi?
«Quelli per i miei figli ed è anche inutile ripeterlo, sono i miei figli (ride, ndr)».
Cosa mi piace della città ?
«Tutto, ho Napoli nel cuore per la gente, il calore e la bellezza della città ».
«Speriamo avvenga presto, sarà un momento storico perché da centrocampista sono riuscito a segnare tanto. Mi permetterà di restare ancora più impresso nella storia di questo club. Sarò superato prima o poi, ma è uno sfizio che mi voglio togliere».
Se vinco lo scudetto?
«Mi faccio un tatuaggio enorme, ho spazio dietro la schiena. E' una cosa che sogno di avere sulla pelle».
Cosa farò a fine carriera?
«A fine carriera tornerò a vivere a casa mia perché ci manco da quando ho 14 anni. Mi sa che tornerò nella mia città d'origine».
Piatto tipico?
«La pizza, la mozzarella, la faccio mangiare sempre ai miei amici slovacchi, anche se mangio spesso riso alla parmigiana».