L'Italia completa la prima parte dell'opera, battendo 5-2 la Macedonia e conquistando la possibilità di accedere al prossimo Europeo anche pareggiando lunedì a Leverkusen contro l'Ucraina.
La sfida con i macedoni è stato un monologo azzurro per 45 minuti.
Al quarto d'ora la sblocca Darmian su cross perfetto di Raspadori (al quale era stato annullato un gol poco prima).
Poi abbiamo conquistato un rigore che Jorginho coraggiosamente ha voluto tirare, ma una vera schifezza come gli ultimi due che aveva sbagliato, e ha sbagliato anche stavolta.
Subito dopo però Chiesa ha firmato il bis, e poco dopo anche il tris azzurro.
Sul 3-0 all'intervallo si poteva immaginare una goleada.
E invece no..
In avvio di ripresa becchiamo gol al primo tiro, sorprendente per come arriva, perché è identico a quello che il Napoli prese da Giroud al Maradona: inserimento dell'avversario in mezzo ai difensori centrali, tutti a guardare altrove e colpo di testa da 3 metri di Atanazov che segna.
Nei 5 minuti successivi Bonaventura e Darmian si presentano a tu per tu col portiere macedone che compie due interventi provvidenziali.
L'Italia controlla ancora la partita, ma piano piano si sfilaccia e al 76' arriva la seconda doccia gelata: tiro da fuori senza pretese di Atanazov, fianco di Acerbi che cambia direzione al pallone e 3-2. Incredibile.
L'Olimpico rivede i fantasmi di due anni fa, quando la Macedonia ci buttò fuori dal Mondiale.
Ma ci pensa Raspadori a ridarci ossigeno, con un diagonale chirurgico all'80 per il 4-2.
In pieno recupero El Shaaarawy chiude la cinquina azzurra.
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