Vi racconteranno che usciamo a testa alta e forse non meritavamo di perdere. Sciocchezze: se becchi 20 tiri contro 11 e il tuo portiere deve fare 5 parate contro 1 dell'avversario, la sconfitta è sacrosanta.
Il Napoli è stato punito dal suo atteggiamento rinunciatario, con l'aggravante che è arrivato proprio sul più bello, quando il Real (quasi la sua versione delle riserve) sembrava sbandare. Invece siamo arretrati, ci siamo chiusi dietro e alla fine siamo stati puniti.
Basterà non perdere in casa con 2 gol di scarto contro il Braga, ma in Champions se hai l'occasione di chiudere le pratiche devi sfruttarla, non gettarla via.
FORMAZIONI UFFICIALI
REAL MADRID (4-3-3): Lunin; Carvajal, Rudiger, Alaba, Mendy; Valverde, Kroos, Ceballos; Bellingham; Rodrygo, Brahim DÃaz
A disposizione: Fran, Canizares, Nacho, Joselu, Lucas Vazquez, Fran Garcia, Mario Martin, Nico Paz, Gonzalo, Theo Zidane. All. Ancelotti
NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Natan, Juan Jesus; Zambo Anguissa, Lobotka, Zielinski; Politano, Simeone, Kvaratskhelia.
A disposizione: Contini, Gollini, Elmas, Osimhen, Zerbin, Cajuste, Ostigard, Zanoli, Gaetano, Raspadori. All. Mazzarri
Mazzarri sceglie la soluzione "romantica" di Simeone (madridista sì, ma dell'Atletico) per sostituire Osimhen e conferma Juan Jesus come terzino sinistro.
Ancelotti dall'altra parte sta messo decisamente peggio, visto che gli manca quasi una squadra intera, anche se a giudicare come giocano i suoi non è che si direbbe.
Il Real infatti è un'orchestra quasi perfetta: sa benissimo quando aggredire con ferocia (dal 10' al 25' non ci fanno uscire dalla nostra metà campo) e quando invece abbassare il ritmo e temporeggiare (dalla mezz'ora alla fine del primo tempo). E poi hanno una qualità clamorosa.
Il Napoli invece fa la sua parte in modo diligente, nel senso che cerca di applicarsi e fare tutto con ordine e calma, ma finisce per essere lento e prevedibile.
La gioia del gol dura però solo 21 secondi (!!) da quando si riparte, perché Diaz - evidentemente indigesto al Napoli - strappa palla a Lobotka e innesca Rodrygo, che fa tutto da solo e spara all'incrocio lontano, 1-1.
Tutto come prima? No, perché il Real diventa più feroce e non ci fa uscire dalla metà campo per un quarto d'ora, durante il quale costruisce prima un'occasione con Rodrygo (che gira alto un cross dalla nostra fascia sinistra) e poi trova il raddoppio (21') con una facilità disarmante: Alaba crossa lungo dalla tre quarti e trova Bellingham in mezzo all'area che di testa batte Meret.
Ribaltato il punteggio, il Real si mette comodo e aspetta.Â
Il Napoli ha un sussulto con Simeone (24'), che riceve in area e spara subito, ma Lunin respinge, ma rischia al 30' quando Rodrygo si beve Rrhamani e va via in 2 contro 1, ma per fortuna tarda a servire Diaz che quando riceve palla è marcato e tira fuori.
Malgrado un finale di tempo più di marca azzurra, il Real non corre nessun rischio.
A fine primo tempo siamo sotto, ma qualificati visto che l'Union sta vincendo col Braga.
Il Real cerca di riportarsi in attacco, ma è più sfilacciato rispetto al primo tempo, ed anche più disordinato nel portare pressing.
Al 51' succede così che ci divoriamo il 2-3: Anguissa strappa palla e innesca un 3 contro 1 clamoroso, serve coi tempi giusti Kvara che però cerca il passaggio in mezzo anziché tirare, e Valverde in scivolata anticipa Osimhen.
Si percepisce però che è una partita diversa, perché il Napoli si sente più baldanzoso e osa di più, mentre il Real è una versione più confusa di se stesso.
Al 58' altra occasione Napoli, con Di Lorenzo che imbecca Kvara che però sbaglia il controllo a due metri dalla porta.
Al 62' però il Real ci grazia, quando si un cross profondo Meret non esce, la palla attraversa tutta l'area piccola e Joselu da un metro manda incredibilmente alto.
Al 65' entra Elmas, esce Zielinski.
Poco dopo (67') Osimhen segna, ma riceve in netto offside.
Il ritmo cala vistosamente, ma il Napoli comincia ad affannare e indietreggia pericolosamente, tanto che tra il 65' e l'80' si conteranno 7 tiri dei blancos e nessuno azzurro.
Al 76' Meret ci salva: Bellingham ne salta due e va al cross dal fondo, Rudiger svetta e colpisce, ma il portiere azzurro che era proteso da una parte, riesce a tuffarsi dall'altra e salva.
Un minuto dopo Meret alza un cross basso di Rodrygo, poi Joselu in rovesciata manda alto.
Ma è ancora Meret ad essere protagonista, respingendo di piede un tiro di Bellingham che era davanti a lui, poi Joselu manda fuori di testa.
Intanto è entrato anche Cajuste, esce Politano.
All'84' però Meret fa la papera: tiro da fuori di Nico Paz, il portiere la tocca ma non trattiene e la palla finisce dentro, 3-2.
Per il forcing finale Mazzarri manda dentro Zanoli e Raspadori.
Proprio l'attaccante ci prova al 90', ma la mira è alta.
Al 93' il Real cala il poker, con Bellingham che ispira e Joselu che finalizza.