L'ex tecnico azzurro Luciano Spalletti ha concesso una lunga intervista a Poste Italiane.
"Ho raccolto con grandissimo entusiasmo la notizia di essere tra i 3 candidati per la vittoria del premio miglior allenatore della scorsa stagione da parte della FIFA. Sono già felice di poter salire sopra questo podio, perché ho di fronte due avversari di grandissime qualità come Guardiola e Inzaghi.
"Europei? Non esiste un girone facile nel calcio. Anzi, se la guardiamo dal punto di vista dei nostri avversari è ancora più difficile da accettare di aver preso l'Italia in quarta fascia. Noi abbiamo la nostra storia e dobbiamo fare l'Italia, siamo quelli che hanno vinto la passata edizione degli Europei".
"Cornetto scaramantico? (ride, ndr) Ora ho ricevuto la Cittadinanza Onoraria a Napoli, mi sto attrezzando anche per saper cantare e mi devo adeguare a tutto quello che circonda la città ".
"Napoli mi ha lasciato tantissime cose, ho usato Napoli per uscire a vincere questo scudetto, la loro passione, la loro partecipazione emotiva...hanno rimesso a posto tante cose che si possono sbagliare in uin percorso lungo. E' una città che ha un grande amore per la propria squadra. E' venuto fuori un lavoro relazionale di tutte le componenti eccezionale lo scorso anno che hanno permesso di raggiungere questo obiettivo. Non è stato solo un traguardo, ma la strada è stata di grandissima qualità e non c'è stata qualcosa che ha determinato tutto, ma la grandissima collaborazione di tutti".
"Il tatuaggio è la mia cicatrice, non tutte le cicatrici sono brutte o dolorose. Questa è stata bellissima".
"Con De Laurentiis è tutto a posto, lui ha il suo ruolo e le sue idee naturalmente. Alcune cose io le ho usate e sono state importanti per arrivare all'obiettivo dello scudetto, perché poi è una persona capace e intelligente. Altre cose è stato meglio lasciarle da parte perché seno creavano più intralcio e un tappo che non un tentativo di andare avanti nel futuro".
"Il mio sogno si è avverato, diventare allenatore di grande livello. Ora bisogna essere a livello della Nazionale dell'Italia. Guardo tutto il calcio, sono un appassionato. C'è sempre un senso di appartenenza nella Nazionale. La partecipazione degli sportivi alle nostre partite è stata totale. I giovani di oggi fanno difficoltà , perché ci sono tante distrazione".
"Scudetto? Non posso essere a favore di nessuno, ma l'Inter ha fatto vedere fino a questo momento che ha delle potenzialità che possa dare un punto a loro favore".
"Una mia debolezza è che sono troppo innamorato di questo sport del calcio, mi lascio trascinare dentro l'emozione e la passione che dà questo sport. A volte riesco ad essere freddissimo e altri momenti riesco ad essere giusto".
"Non credo di essere permaloso, c'è un calcio dentro e un calcio fuori. Io devo cercare di usare meglio possibile le cose che ho a disposizione per il bene della squadra. Io non voglio essere amico ad un calciatore perché gli do la maglia da titolare, voglio essergli amico per quello che sono i comportamenti di un allenatore corretto".
"Il calcio italiano è ad un buonissimo livello, stiamo provando ad adeguarci a quella che è la globalizzazione del calcio in questo momento. I giocatori giovani italiani devono farsi le ossa andando a giocare anche in categorie all'estero o minori. Bisogna fare un percorso, ci sono tante squadre italiane con giovani stranieri che puntano a fare il salto di qualità in Italia per poi tornare nelle loro squadre. A noi in Italia manca l'esperienza all'estero da giovani".
"Zaniolo ha qualità per essere un giocatore da top. C'è solo da pulirgli quelle che sono le attenzioni di questi ragazzi che hanno a disposizioni molte alternative e da sapersi autodisciplinarsi per migliorarsi continuamente".
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