Il tecnico del Napoli Mazzarri ha parlato in conferenza alla vigilia del derby con la Salernitana.
"Sono contento di aver fatto questa settimana di lavoro. I ragazzi hanno lavorato bene e siamo stati insieme, facendo cose che con meno tempo non potevo fare. Ma questo problema l'ho accettato con molta felicità . Però sono un allenatore a cui piace lavorare sul campo, preparare le partite con gli allenamenti e da quando sono arrivato c'era poco tempo per lavorare. Stando in hotel si fa un filmato in più, si sta di più sul campo, la prova poi come sempre è la partita vera. Se abbiamo lavorato bene, domani vedremo un Napoli più brillante".
L'aria che tira. "Dico una cosa strana: ho goduto a stare in ritiro, almeno potevo vederli e parlare alla squadra, quando sono arrivato erano tutti big-match e sto male quando si deve usare solo la lavagna".
Polemiche con agenti. "Io parlo col giocatore, poi siamo in mano ai procuratori ma loro devono staccare la testa e conta la maglia, aiutare il compagno, conta solo il Napoli".
Il crollo di Torino. "Quella è stata l'unica partita in cui non s'è vista una squadra che giocava a calcio, mentre nelle altre si era visto, anche quando il risultato non è stato buono. Avevamo sempre visto una squadra che giocava a calcio, palla a terra, corta, senza fortuna nel risultato. C'erano grossi miglioramenti, ma a Torino abbiamo stonato che per colpa mia... col preparatore abbiamo fatto dei richiami forse un po' più pesanti del dovuto e s'è vista una squadra che lanciava la palla, non giocava a calcio. Siamo stati anche fortunati perché abbiamo avuto la possibilità di andare in vantaggio ma non l'abbiamo colta. Resto fiducioso".
Ancora sul ritiro. "Quando sei il Napoli, vai a Torino e fai quella gara, se sono professionisti sono i primi ad essere incavolati. Se capita un'occasione per lavorare dovrebbero essere contenti come me, come tutti, per rispetto dei tifosi devono prendere coscienza e sono messe nelle condizioni migliori anche se forse io e Pondrelli abbiamo caricato troppo. Ma il Napoli che ha vinto lo Scudetto è in una posizione non consona, è responsabile la società , l'allenatore, ma anche loro! Tutti vogliono stare con le famiglie, ma in alcuni momenti servono sacrifici".
Questione tattica. "Negli ultimi tempi non avevo voluto allenare di proposito, fermandomi dopo 13 anni consecutivi, per studiare, guardare, per restare uno attuale. Quando ho visto il Napoli dove ho il cuore da sempre, l'ho visto in maniera ancora più interessata e mi piaceva tantissimo. Il 4-3-3 me lo sono studiato, sposato, in entrambe le fasi, come si scappa a gioco aperto, mi sono fatto una cultura tale che mi portò a dire che se mi chiamano, vado, e se vogliono un Napoli vicino a quello dell'anno scorso ci sono perché mi piace, il Napoli perché faceva il più bel calcio d'Europa. Io sono convinto che con i giocatori giusti questo modulo mi piace molto".
Clima teso. "Qualcuno mi aveva detto qualcuno di non fare conferenza, ma io ci metto la faccia. Non venivo quando si vinceva, invece, ma io l'ho sempre messa la faccia. Io non mi nascondo, è un momento particolare e so com'è la gente, chiedo un piccolo aiuto allo stadio. Non per me, posso sopportare tutto e non gioco io, ma per la squadra, date una mano fino al 95' come sempre hanno fatto. Poi alla fine è giusto fischiare se non si è contenti. Non ho dubbi che la gente aiuterà la squadra nelle difficoltà , perciò sono venuto. Per quest'appello".
Assenze. "Infortunati? Vi ricordate quando allenavo di seguito e gli avversari mi dicevano che ero lamentino? Ora sto più attento a parlare... Però fate il conto e vedrete che domani mancano 5-6 giocatori che c'erano a Bergamo alla mia prima partita. Questo non significa che chi giocherà non possa fare diversamente da Torino. Altre considerazione fatele voi, io penso a far andare a mille chi c'è".
Champions. "La classifica non la guardo... ma mi dicono che siamo a 5 punti con 19 partite da giocare".
La battuta su Mazzocchi. "Dissi che avrebbe svegliato chi si è un po' addormentato... ma forse era troppo sveglio (ride, ndr). Al di là di questo, è già la seconda volta in 10 giorni che finiamo con l'uomo in meno e questo cambia tutto il tema gara... Non voglio più vedere cose del genere, al limite devono restare in 10 loro se ci provocano".
La difesa. "Se fai un calcio così propositivo con uno spazio di 40 metri alle spalle devi avere un calciatore in grado di recuperare. Kim era velocissimo e nei momenti di difficoltà partiva ed aveva quella forza per ovviare, se c'era un errore sui 45 metri. Cose che capitano se sei propositivo, e quindi servono giocatori con quelle caratteristiche".
I gol presi di testa e Ostigard. "Non ho preconcetti su nessuno. Quando fai la formazione fai tante considerazioni, mi baso sulle caratteristiche. Ostigard giocò contro l'Inter mettendo fuori Juan Jesus. Sul gioco aereo un conto è offensivo, un altro difensivo. Per un difensore è più importante non prenderli, si marca a zona, ma nella zona c'è sempre l'uomo e si marca. Un conto che salti e fai gol come un attaccante, ma sono due cose diverse per un difensore. Se l'uomo ti sfila dietro, prendi gol anche se sei forte di testa, non so se mi spiego".
Fiducia fino a quando? "Non mi è mai interessato, fino a quando sarò qui motiverò la squadra per vincere. Farò di tutto per questo, se non vinco sto male per giorni, non mi pongo il problema".
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