Se il 2023 per Napoli è stato l'anno del calcio, il 2024 sarà quello del basket. La GeVi trionfa nella Final Eight di Torino, portandosi a casa una Coppa Italia incredibile a distanza di 18 anni dall'ultima volta.
La Gevi ha battuto tutte le circostanze che gli potevano remare contro, nell'ordine:
1) Ai nastri di partenza della final Eight eravamo quelli qualificati proprio sul filo di lana, ovvero la Cenerentola del gruppo, quelli da sbattere fuori subito
2) Abbiamo dovuto affrontare prima l'attuale capolista del campionato, passare per la semifinale contro Reggio Emilia e infine affrontare in finale i campioni d'Italia in carica
3) A 4 minuti dalla fine della semifinale perdevamo di 12 punti, praticamente una mezza condanna alla sconfitta
Eppure abbiamo vinto.
Tralasciamo anche altri piccoli "dettaglicucci", titpo Sokolowski che ha giocato la finale con i punti al gomito (un po' come se un calciatore giocasse con una sutura al ginocchio), oppure Owens che s'è preso schiaffi e gomitate in faccia (tanto da giocare un pezzo di gara con un occhio chiuso).
Eppure abbiamo vinto.
Abbiamo vinto non perché eravamo i più forti, anzi la classifica di campionato diceva l'esatto opposto.
Abbiamo vinto perché eravamo di gran lunga i più affamati.
La GeVi ci ha ricordato che nello sport vince chi ha fame, chi lotta e affronta le difficoltà come se fossero sfide per rendere il trionfo più bello, e non alibi ai quali aggrapparsi in caso di sconfitta.
La GeVi ci ha ricordato si vince soltanto se in campo spunti sangue, anche se 24 ore prima avevi affrontato un'altra dura battaglia.
La GeVi ci ha ricordato che nello sport vince la squadra, perché il singolo può fare la differenza con un gesto decisivo, ma non può vincere le partite da solo.
Grazie GeVi, ci hai ricordato tante cose che ormai la domenica non vediamo più da un pezzo...
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