Il Napoli si ritrova, sia come gioco che come concretezza, nel recupero col Sassuolo. Vince 1-6 e si rimette in scia per l'Europa (anche se per la Champions è probabilmente troppo tardi).
Abbiamo sempre detto che il calcio è tutta questione di testa. Puoi essere campione d'Italia, ma se la testa non c'è allora sprofondi al nono posto.
Se la testa c'è, anche se vai sotto 0-1 ti ribelli al destino (il gol di Racic è bello, ma con un concentrato di culo enorme) e riesci a prendere a schiaffi l'avversario.
Attenzione, è chiaro che questo Sassuolo è allo sbando e basta un "booo" a farli stringere dalla paura, però se non ruggisci non vinci manco queste partite facili.
E il Napoli la voglia di ruggire ce l'ha fatta rivedere dopo tantissimo tempo. Anche prima di andare sotto, peraltro, perché c'è stato solo il Napoli in campo dal fischio iniziale fino al fischio finale.
Questa è andata, adesso vogliamo la dimostrazione con la Juve che il Napoli è tornato.
FORMAZIONI UFFICIALI
Sassuolo (4-3-1-2): Consigli; Pedersen, Tressoldi, Ferrari, Doig; Henrique, Racic, Thorstvedt; Bajrami; Laurientè, Pinamonti. All. Bigica
In panchina per il Sassuolo: Pegolo, Cragno, Missori, Erlic, Mulattieri, Berardi, Obiang, Ceide, Kumbulla, Volpato, Lipani, Kumi, Defrel
Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Ostigard, Mario Rui; Anguissa, Lobotka, Traorè; Politano, Osimhen, Kvaratskhelia. All. Calzona
In panchina per il Napoli: Contini, Gollini, Natan, Mathias Olivera, Simeone, Zielinski, Lindstrom, Mazzocchi, Dendoncker, Raspadori
Per la sfida con gli emiliani, Calzona lancia Traoré e Mario Rui dall'inizio, preferendo Politano a Raspadori. Torna Di Lorenzo dopo il turno di squalifica.
Sarà anche per il momento (tecnico e psicologico) dell'avversario, fatto sta che per la prima volta dopo tanto tempo vediamo il Napoli a partire bene e chiudere l'avversario nella sua metà campo.
Il primo tiro arriva al 12', dopo una bella trama sull'asse Anguissa-Di Lorenzo a destra, il cross del capitano viene respinto, Traoré raccoglie e dal limite manda di poco fuori.
Un minuto dopo azione sul versante opposto, Mario Rui crossa sul secondo palo ma Osimhen viene anticipato di un soffio da un difensore. Sul seguente angolo, Ostigard di testa manda fuori.
Sembra che il gol sia solo questione di tempo... ma purtroppo arriva dalla parte sbagliata. Al primo tiro (17') infatti il Sassuolo passa: cross lungo, sponda in mezzo, Traoré respinge e Racic da 25 metri, al volo, manda all'angolino basso scovando l'unico pertugio possibile, 1-0.
Il Napoli accusa un po' il colpo, e trova la prima reazione al 26', quando Osimhen viene lanciato nello spazio e prova a calciare da posizione molto defilata, senza però centrare lo specchio.
Due minuti dopo (28'), gran gol degli azzurri: Rrahmani sale sulla tre quarti e apre per Di Lorenzo (poi scappa verso l'area), Anguissa riceve in profondità dal capitano e di tacco chiude il triangolo per Rrahmani che spara forte e batte Consigli, 1-1.
Passano altri due minuti e il Napoli mette la freccia: Di Lorenzo imbuca nella profondità per Politano, che dalla linea di fondo la serve bassa per l'accorrente Osimhen che buca di nuovo Consigli, 1-2.
L'uno-due galvanizza il Napoli, che inizia a correre e pressare con una ferocia mai vista quest'anno.
Sfioriamo il tris con Kvara (tiro da metà campo) e Osimhen (che se lo divora, ma era offside).
La rete arriva comunque al 40': pressing furioso degli azzurri, Politano intercetta un passaggio e serve subito in area Osimhen che fulmina ancora Consigli, 1-3.
Non ci fermiamo, e Kvara viene liberato da Traoré ma spara addosso a Consigli (45').
All'intervallo solo applausi.
E applausi sono anche in avvio di ripresa, al minuto 47': Tressoldi regala palla a Kvara, che la porge al solissimo Osimhen che spara ancora alle spalle di Consigli, 1-4.
Passano 3 minuti e caliamo il pokerissimo: contropiede nella prateria di Kvara, che ha il tempo di accentrarsi e sparare nell'angolo lontano, 1-5.
La partita scorre via come se fosse un allenamento.
Intanto entrano Natan (per evitare un giallo da squalifica per Rrahmani), Raspadori, Zielinski, Simeone e Dendoncker.
Il Napoli sfiora ancora il gol con Politano, poi chiude il set con Kvara al 74': il georgiano ci deve provare due volte per sfondare ancora la porta.