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NAPOLI ci crede: 2-1 alla JUVE (decide Raspadori) e torna in zona Europa

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Il Napoli batte la Juve 2-1 con Raspadori nel finale (vi ricorda qualcosa?), sale in zona Europa e si avvicina al quinto posto (-4, c'è la Roma).

Si dice che al fortuna aiuta gli audaci. E non c'è dubbio che il Napoli (soprattutto nel primo tempo) di audacia ne abbia avuta, perché spesso si lanciava all'attacco con 6 uomini, lasciando ampie praterie dietro.
Ma riguardo al fattore culo, diciamoci la verità, ha scelto la serata giusta per darci una mano.
Si manifesta con una serie enciclopedia di errori al tiro di Vlahovic, che per 4 volte si trova davanti a Meret e non la butta mai dentro. Prosegue con gli errori da pochi metri di Iling, Cambiaso e Rugani (e così arriviamo a 7 palle gol nette). Si arricchisce poi con il peccato di gioventù di Nonge, che regala un rigore al Napoli con un intervento sciocco, e si completa con la respinta di Szczesny sul rigore di Osimhen, che manda la palla sul lato destro dove c'erano solo azzurri (dall'altro c'era solo Zielinski che passeggiava).

Oh, sia chiaro, il culo che stiamo avendo oggi è un minimo risarcimento per le scalogne avute nella prima parte di stagione, dove tutto quello che poteva andare male... finiva per andare anche peggio.
Però siamo anche convinti che la fortuna ti abbraccia quando le vai incontro. Il Napoli della prima parte di stagione la fortuna manco la cercava, era triste e spento. Questo Napoli invece è allegro, cazzuto e la botta di culo se la va a cercare.

FORMAZIONI UFFICIALI
NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Olivera; Anguissa, Lobotka, Traorè; Politano, Osimhen, Kvaratskhelia. All. Calzona
A disposizione: Contini, Gollini, Natan, Mario Rui, Simeone, Zielinski, Lindstrom, Mazzocchi, Dendoncker, Ostigard, Raspadori.
JUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Rugani, Bremer, Alex Sandro; Cambiaso, Miretti, Locatelli, Alcaraz, Iling Jr; Vlahovic, Chiesa. All. Allegri
A disposizione: Pinsoglio, Daffara, Gatti, Danilo, Kostic, Milik, Yildiz, Weah, Djalo, Nicolussi Caviglia, Nonge Boende.

Calzona deve rinunciare a Ngonge e Cajuste, e ripropone Traoré titolare al posto di Zielinski. In difesa torna Juan Jesus dopo la panchina con il Sassuolo.
Ben più pesanti le assenze per Allegri, visto che Rabiot e McKennie sono stati l'asse sui cui (assieme ai gol di Vlahovic) ha costruito le sue fortune la squadra bianconera.

Diciamo la verità, ci aspettavamo il solito copione "bloccato", con il Napoli a palleggiare senza superare il muro di Allegri, e la Juventus ipercompatta pronta a ripartire in contropiede.
In realtà assistiamo a una sfida aperta e divertentissima, con ben 20 tiri in porta nel solo primo tempo (11-9) e tre enormi occasioni da ambo le parti (palo della Juve incluso). Insomma, stranamente ci si è divertiti.

Tutto questo accade perché il Napoli ha agito con un coraggio che ogni tanto diventava incoscienza, arrivando a portare anche 6 uomini nell'area avversaria. Una mossa apparentemente suicida contro la Juve, che quando ripartiva aveva praterie dove agire. Ma al tempo stesso, quando il Napoli attaccava è riuscito spesso a liberare un uomo in area per il cross o anche per il tiro.

Il primo tempo è un elenco bello lungo di emozioni.
Le prime due in appena 90 secondi. La prima viene innescata da un errore di controllo di Olivera, la Juve arriva in area ma Alcaraz non riesce a deviarla a rete. La seconda nasce da un recupero alto azzurro, con Di Lorenzo che arriva al cross basso dal fondo, ma la difesa bianconera spazza nell'area piccola.

Il bilancio delle occasioni comincia a pendere dalla parte bianconera verso metà primo tempo, quando Vlahovic si divora il primo gol: Olivera perde palla, il serbo riceve al limite e può mirare l'angolino lontano, ma fortunatamente manda di un pelo alto.
Al 21' Meret para il tiro di Iling.

Qui però va fatta una precisazione, perché in questo lasso di tempo è accaduto qualcosa di molto importante e insolito: Kvara viene finalmente tutelato da un arbitro. In 25 minuti infatti gli vengono fischiati 4 falli a favore, con ammonizioni per Vlahovic e Cambiaso. Questo spingerà i difensori bianconeri a evitare contatti troppo "affettuosi" col georgiano, e questo peserà moltissimo.

Poi risponde il Napoli.
Al 24' cross di Anguissa, Traore colpisce male ma la palla diventa un assist perfetto per Di Lorenzo che spara di potenza malissimo, alto.
Al 27' punizione conquistata da Osimhen, batte forte Politano ma Szczesny respinge, Anguissa arriva sul pallone ma Szczesny gli si butta tra i piedi e respinge ancora.

Poi è di nuovo il turno della Juve.
Al 30' cross di Cambiaso, la palla arriva a Iling dall'altra parte, ma solo soletto colpisce male e manda alto.
Al 34 Juve vicinissima al gol: Vlahovic invita al filtrante il compagno che gliela dà (Di Lorenzo lo tiene in gioco), si presenta davanti a Meret e lo supera con lo scavetto, ma il pallone finisce sul PALO.

Sul finale di tempo il pallino torna al Napoli.
Al 37' Kvara parte dalla nostra metà campo e arriva fino all'area avversaria, ma tira debole e Szczesny blocca.
Al 38' azione avvolgente da sinistra a destra, cross di Di Lorenzo per Olivera che rimette in mezzo di testa, Bremer sulla line anticipa di testa Osimhen.
Al terzo tentativo (42') però la sblocchiamo: cross di Di Lorenzo, Bremer respinge ma Kvara al volo la spara nell'angolino (grazie anche alla deviazione di Cambiaso), 1-0.

Il vantaggio azzurro rischia di durare un amen. Al 44' infatti c'è un allucinante errore di Traoré, che riceve da Meret e si imbambola, facendosi soffiare palla, Vlahovic la riceva solissimo al limite dell'area, con Meret fuori dai pali, ma spara incredibilmente alto.

In avvio di ripresa c'è di nuovo tanta Juve, con un'altra occasione enorme che capita a Miretti, che spara alto davanti a Meret (51').
Al 60' mezza dormita sulla tre quarti azzurra, Iling la dà profonda per Vlahovic che stavolta la porta la centra, ma Meret blocca.

Più che altro gestiamo, senza quell'atteggiamento assai spregiudicato del primo tempo.
Al 65' cambio forzato: Rrahmani si fa male ed entra Ostigard. Calzona cambia anche Politano con Raspadori e Traoré con Zielinski.

Nel quarto d'ora finale la Juve cambia uomini e modulo, passando al 4-3-3.
Di Lorenzo spreca una palla buona al 77', ma il suo tiro dal limite è fuori misura.
All'81' la Juve centra il pari, a conti fatti giusto: Chiesa riceve a destra e spara un diagonale preciso nell'angolo lontano, 1-1.

Dopo il pari sembra essere la Juve la più cattiva, anche se il Napoli con pazienza cerca di ritrovare il vantaggio.
E all'85' arriva una sciocchezza di Nonge, che affonda col piede sulla caviglia di Osimhen, spalle alla porta e con due avversari addosso. Rigore netto che il VAR assegna agli azzurri. 
Dal dischetto va proprio Osimhen che tira maluccio e Szczesny glielo respinge, sul pallone si fionda Raspadori che insacca, 2-1.


La Juve va all'assalto e ci costringe a 6 minuti di sofferenza.
Al 92' ennesima occasione colossale sciupata dalla Juve, Rugani dopo un batti e ribatti si trova a 6 metri dalla porta ma la spara in curva.


RISULTATI
28.12
Parma
Monza
-
28.12
Empoli
Genoa
-
28.12
Cagliari
Inter
-
28.12
Lazio
Atalanta
-
29.12
Udinese
Torino
-
29.12
NAPOLI
Venezia
-
29.12
Juventus
Fiorentina
-
29.12
Milan
Roma
-
30.12
Bologna
Verona
-
30.12
Como
Lecce
-
CLASSIFICA
1
Atalanta
40
2
NAPOLI
38
3
Inter
37
4
Lazio
34
5
Fiorentina
31
6
Juventus
31
7
Bologna
28
8
Milan
26
9
Udinese
23
10
Roma
19
11
Empoli
19
12
Torino
19
13
Genoa
16
14
Lecce
16
15
Parma
15
16
Como
15
17
Verona
15
18
Cagliari
14
19
Venezia
13
20
Monza
10
PROSSIMO TURNO
05.01
Inter
Bologna
05.01
Lecce
Genoa
05.01
Como
Milan
05.01
Monza
Cagliari
05.01
Fiorentina
NAPOLI
05.01
Venezia
Empoli
05.01
Atalanta
Juventus
05.01
Verona
Udinese
05.01
Torino
Parma
05.01
Roma
Lazio