Nel corso di un'intervista a Rai3, il presidente De Laurentiis ha annunciato l'intenzione di fare un nuovo stadio a Bagnoli, anziché ristrutturare lo stadio Maradona, oggetto di tante discussioni negli ultimi giorni.
"Avrei voluto riqualificare il Maradona - dice ADL - ma lo studio Zavanella ha fatto un sopralluogo e mi ha spiegato che l'unico modo per fare un restyling è di costruire all'interno dell'impianto un altro stadio. Per fare questo dovrei giocare almeno tre anni fuori dal Maradona, per ragioni di sicurezza. E allora costruirò uno stadio nuovo a Bagnoli. La prima pietra sarà posata tra 18 mesi. In 30 mesi il nuovo impianto sarà pronto. Nel 2027 la prima gara amichevole, immagino grandi fuochi pirotecnici per un’inaugurazione hollywoodiana. Nel 2032 saremo così pronti per gli Europei".
Prendiamo per buone le dichiarazioni di ADL, anche se fin quando non vedremo posta la prima pietra, non gli crederemo (visto che non è il padrone della zona e gli servirebbero tutte le autorizzazioni del caso, che ancora non ha e chissà se avrà mai).
Se così fosse (e ce lo auguriamo), il Comune rimarrebbe con un bel cerino in mano. L'amministrazione si ritroverebbe infatti con un gigante decadente nel cuore di Fuorigrotta, da usare solo per gli appassionati di atletica. Tanta spesa, zero resa.
E' facile immaginare che anche per i concerti, il nuovo stadio (privato) stravincerebbe la concorrenza con il Maradona (è un bel business e ADL non se lo farebbe sfuggire).
Probabilmente anche per questo negli ultimi giorni le posizioni del Comune si erano fatte docili, tanto da rinnegare se stesso quando ha aperto all'ipotesi di eliminare la pista d'atletica, sulla quale negli anni scorsi erano state fatte le barricate.
Intanto ADL deve chiedere il "permesso" al sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, che è un commissario e presidente di Invitalia per il lato Bagnoli. "Spero che aiuti la mia idea di voler portare uno stadio modernissimo a Bagnoli, unendo anche un centro commerciale".
Sarà accolto o cadrà nel vuoto?
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