Il caso Acerbi-Juan Jesus si chiude con tante chiacchiere e zero condanne. La decisione del Giudice Sportivo è questa e stop.
Beninteso, non perché non sia stato detto nulla di grave, ma solo perché non si può dimostrare.
In sostanza, una volta acquisiti tutti gli atti e le testimonianze, quel che resta è soltanto la parola di Juan Jesus contro quella di Acerbi.
Lo dice chiaramente la sentenza: "...il proferimento di alcune parole da parte di Acerbi è sicuramente compatibile con l’espressione di offese rivolte... con modalità tali da non essere percepite dagli altri calciatori in campo, dagli Ufficiali di gara o dai rappresentanti della Procura... il cui contenuto discriminatorio però risulta essere stato percepito dal solo calciatore offeso (Juan Jesus), senza dunque il supporto di alcun riscontro probatorio esterno".
In pratica da nessun approfondimento istruttorio è stato possibile acquisire la certezza che Acerbi abbia dato del "negro" a Jesus. Si può ragionevolmente pensare che l'abbia fatto, ma senza la certezza non si condanna.
La parola di uno contro quelal dell'altro, non è sufficiente per condannare qualcuno (giustamente).
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