Al Football Leader 2017 è stato premiato il presidente azzurro Aurelio De Laurentiis, per la sua capacità di unire risultati sportivi e bilanci sani. «Dovrebbe essere qui con me anche Chiavielli, che è fondamentale. Quando l'ho assunto ci siamo buttati a capofitto sul Napoli. Non capivo nulla prima di calcio, mentre Chiavelli ne capiva e si mise all'opera con il diktat che i conti dovevano essere in verde, pur partendo con un gap di 100 milioni colmato già in B. Per risalire in fretta abbiamo investito tanto, e posso dire che in 13 anni di questa esperienza non c'è nulla che non rifarei».
«Quando siamo partiti abbiamo ereditato il nulla, solo una tifoseria straordinaria. Dedico il premio a loro: questa tifoseria immensa, volgarmente sempre attaccata negli altri stadi e che non mi ha mai creato incidenti in 13 anni. Avrei dovuto intitolare il Napoli 'Tifosi migliori del mondo'. Spero di vincere presto... un altro tipo di titolo».
«Reina? I giornali devono vendere e inventano. Esiste un contratto, poi è anche giusto guardare al futuro e seminare. Se uno si avvia ad una certa età , seppur integro e capace, uno deve mettergli accanto uno altrettanto straordinario e subito pronto».
Poi parla anche di Quagliarella. «E' stato un grande personaggio. All'epoca non sapevo nulla di quello che stava accadendo attorno a lui e lavorava per noi».
Sull'amichevole celebrativa di luglio. «Sono 120 i milioni di simpatizzanti per il Napoli, con 35 milioni di tifosi veri. Vorremmo fare questa partita il 4 di luglio, ma poiché il 5 siamo in partenza per il ritiro ed abbiamo anche l'Audi Cup, forse meglio non rischiare».