Accadde circa un anno fa, precisamente il 15 aprile 2023: De Laurentiis pubblicò sui suoi profili social una foto con gli ultras, che sembrava già all'epoca una pagliacciata (da una parte e dall'altra, sia chiaro) e ancora di più lo sembra oggi.
Scriveva: "Napoli siamo noi. Presidente e tifosi uniti per vincere!".
E com'erano felici quegli ultras di farsi un selfie con il Presidente. Perché gli stava portando lo Scudetto, non per altro. Oggi invece, a un anno di distanza, quando il baraccone s'è tutto sconquassato, i tifosi sono scesi e hanno ripreso a contestare De Laurentiis.
Stavolta ci mettono anche squadra e stampa. Tutti colpevoli.
"Eri simpatico quando scappavi in motorino
ma adesso t’è cascato di mano il tuo filmino.
Dopo un anno sì da incorniciare e dal quale ripartire, il tuo ego smisurato ha portato a sminuire un ambiente intero, un popolo che dalla fine dell’estate osserva e ascolta solamente pagliacciate. Nessuna programmazione, solo buffonate! Il Napoli è tuo si sa. Ma non dimenticare che rappresenta una città che con tutti i suoi problemi ha sempre avuto dignità e non sarà certo uno scudetto che ci hai strappato dal petto a renderci silenti se poi manchi di rispetto!
Alla squadra cosa dire? Ci è bastato già capire che voi in questo campionato non ci avete mai onorato… In città siete arrivati da perfetti sconosciuti e non siete stati grati a chi vi ha reso fortunato quando già trascorso maggio siete andati all’arrembaggio di un colore a voi assai caro il verde scuro del denaro. Tradendo un popolo che vi ha osannato abbandonando già la nave con in corso il campionato.
E non ultima alla stampa qualche riga non ci manca. Troppe penne prezzolate in tribuna accomodate asservendo fedelmente come piace al presidente senza nulla proferire sul problema ormai latente.
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