Conferenza stampa anomala per Calzona, alal vigilia di Napoli-Roma.
Anomala per via dell'introduzione fatta dal responsabile della comunicazione Nicola Lombardo: "Non è una conferenza stampa prepartita, perché le vogliamo limitare visto che sono troppe. Possiamo definirla una conferenza stampa di mid-term, perché mancano cinque partite e mister Calzona voleva parlare con i giornalisti. Noi siamo solo contenti di questo".
Dobbiamo finire il campionato nel migliore dei modi, lo dobbiamo alla città . Gli allenamenti sono andati abbastanza bene, siamo partiti sotto tono ma siamo cresciuti e oggi ho visto che è tornato anche l'entusiasmo giusto. Dobbiamo prenderci responsabilità , sono qui apposta perchè li alleno io e devo essere il primo, devono farlo anche i ragazzi che vanno in campo. Spero e mi auguro che venga fuori l'orgoglio, giochiamo contro una Roma in ottima condizione e che fa benissimo. Mi aspetto una grande partita tra motivazioni e orgoglio".
La Roma. "E' in salute, ha vinto anche ieri sera a Udine in 17 minuti: hanno obiettivi importanti, sarà difficile ma indipendentemente dall'avversario dobbiamo ritrovarci ed uscire da una situazione che non piace a nessuno. Mi preoccupano tante cose: hanno grande fisicità , hanno fatto tanti gol sulle palle inattive. Ci sono tante cose di cui preoccuparsi, ma se facciamo una partita da Napoli abbiamo le nostre armi, loro verticalizzano centralmente e dovremo evitare di far passare la palla nel mezzo."
Tifosi contro. "Ai tifosi non ho parole da dire, andiamo in trasferta e sono presenti, siamo in casa e c'è lo stadio pieno: inutile chiedere di sostenerci, dobbiamo essere noi a spingerli a sostenerci. Dobbiamo scatenare noi la loro voglia, mi dispiace tantissimo perchè vedere uno stadio pieno e in trasferta 4-5mila tifosi e fare prestazioni sotto qualità , mi disturba tantissimo. Dobbiamo reagire, non ci sto a finire l'annata così e l'ho detto ai ragazzi.".
Il ritiro. "Sono dovuti perchè abbiamo bisogno di stare assieme il più tempo possibile: è una scelta concordata con la società , io sono d'accordo perchè a volte anche stando lontani dalla famiglia può aiutare a rendersi conto di ciò che manca. Il ritiro non è punitivo ma dev'essere produttivo".
"Il risultato di Empoli ci ha detto che abbiamo creato tantissimo e difeso male. Prendiamo tanti gol ma siamo pericolosi, e questo l'ho fatto presente ai ragazzi che erano abbattuti a inizio settimana. A Empoli è mancata la voglia di vincere, cosa che non avevo mai visto finora, ma a Empoli sì. Nelle altre partite è mancata la voglia di non prendere gol, non è una questione tattica ma di attenzione e di voglia di andare al di là ".
Difesa di burro. "C'è problema di difesa della porta, vale sia sulle palle alte che basse. Abbiamo preso gol anche rasoterra come Darmian, con i centrocampisti che non coprivano l'area. Abbiamo preso gol perchè in area di rigore c'era un uno contro uno, penso a Djuric e Cerri ed in quest'ultimo eravamo mal posizionati. È un discorso di posizionamento, ci manca la voglia di non prendere gol e questo dipende dalla squadra. Per assurdo, domenica a Empoli ci siamo trovati in 10 perché Osimhen era fuori, e in quel momento la squadra ha fatto un'ottima densità avendo percepito il pericolo. Non capisco perchè in undici non lo facciamo, e lo facciamo bene se uno è fuori momentaneamente..."
"Abbiamo buttato via occasioni per riagganciarci alla classifica, non siamo in grado di fare progetti ma pensare partita dopo partita. Siamo nella condizione che il nostro futuro non dipende solo da noi ma anche dagli avversari. Ho chiesto ai ragazzi di pensare solo alla Roma, e poi vediamo cosa ne esce fuori".
"Domenica sarò soddisfatto se vedrò la prestazione in fase di possesso e non possesso, voglio vedere giocatori che rincorrono gli avversari con rabbia: ci è mancato ultimamente, spero domenica di vedere tutto ciò. Con la prestazione vengono anche i risultati, mi aspetto prima i 90 minuti caratteriali: voglio vedere una squadra che vuole vincere a tutti i costi".
Miglioramenti: "Non bisogna fare paragoni con lo scorso anno, perché quello è stato un Napoli spettacolare. Bisogna fare paragoni col Napoli di quest'anno, e abbiamo dei dati che abbiamo migliorato palla al piede: siamo la squadra che gioca più palloni nell'area avversaria, abbiamo alzato un possesso palla a volte sterile. Non mi piace parlarne perchè parlerei del mio lavoro, io mi baso molto sui numeri e la fase difensiva è negativa: abbiamo preso una marea di gol e non va bene, è un dato che abbiamo peggiorato. A fine anno giudico il mio lavoro da quando sono arrivato e dalla stagione intera, non posso fare paragoni altrimenti sarebbe un fallimento".
Sostituti. "Chi è arrivato quest'anno a sostituire Lozano, Elmas e poi Kim non ha inciso tantissimo: non è tutta colpa loro, sono arrivati in una stagione particolare. Mi aspettavo di incontrare meno problemi, ma dopo due-tre giorni mi sono accorto che i problemi erano più ampi di quelli previsti"
Le voci sul futuro. "Siamo dei professionisti ben pagati, che fanno il lavoro che volevano da bambini, quindi il futuro non deve influenzarci. Si parla di nuovi giocatori, allenatore, direttore... ma dobbiamo conviverci. Non mi disturbano le notizie che sento, è normale che il mio lavoro venga messo in discussione, così come i calciatori: se uno non rende, è normale che la società prenda provvedimenti per migliorare".
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