De Laurentiis nicchia sul nuovo allenatore: "Non posso dirvi nulla, altrimenti entriamo nel merito del cazzeggio"
Aurelio De Laurentiis ha parlato in conferenza stampa a Palazzo Petrucci, in occasione della presentazione del doppio ritiro estivo 2024 della SSC Napoli, che avrà luogo fra il Trentino e l'Abruzzo.
"Vi aspettate tante novità , delle quali al momento non posso dirvi nulla. Capisco che voi siete ghiotti di notizie che però non esistendo non posso darvi. Oggi parleremo solo dell'Abruzzo e del Trentino, poi entro il 31 maggio faremo una bella conferenza stampa per parlare del futuro che stiamo organizzando. Non siamo pronti al momento".
"L'unica notizia, che voi ormai avete fatto circolare da tempo, è che ci sarà sicuramente un nuovo direttore sportivo che dovrebbe quindi palesarsi al più presto in modo da poter già agire sul mercato sia in uscita che in entrata. L'unica cosa che posso dirvi è questa. Nuove figure previste? Sì, molte altre figure".
Antonio Conte. "Ne avete parlato voi, io ne parlai a novembre e poi non ne ho più parlato. Quando chiamai Sarri, veniva dall'Empoli. Quando ho preso Spalletti, dopo che arrivammo terzi gli hanno portato via la macchina. Stiamo un attimo calmini, perché altrimenti qua sembra che ci sia solo un uomo che può guidare il Napoli verso lidi importanti. Non è che tu puoi obbligare allenatori a venire ad allenare una società , o non puoi far si che la tua prima punta faccia 28 gol, e che non stia male, e che poi abbia giocato solo il 50% di tutte le partite che avrebbe dovuto giocare. Io raccolgo tutto su di me, va benissimo, però poi qualcosa la rimando anche al mittente".
"Vi sto dicendo ora che ricostruiremo un Napoli fortissimo, ma ci vuole tempo. C'è bisogno di rinascere, non si può sulle ceneri di un fatto avvenuto continuare a vivacchiare. Bisogna avere il coraggio di rifondare. Così come a settembre spero di mettere la prima pietra sul nuovo centro sportivo del Napoli. Dove si trova questo centro sportivo? Devo trovare un posto dove le mamme possano stare tranquille di far arrivare i propri figli in sicurezza dopo la scuola. Castel Volturno? Basta, ci siamo stati! Faremo un qualcosa che si trova a un quarto d'ora da Napoli".
"Stiamo partendo con una ricostruzione totale. Bisogna investire, e investire bene. Soprattutto non avere fretta. Quando uno inizia un nuovo ciclo e un nuovo percorso, tutto può avvenire. E' chiaro che la fortuna può agevolarti, ma da imprenditore devo puntare solo sulla programmazione seria, senza affidarmi alla dea bendata. Siamo gli unici responsabili delle nostre azioni".
Stagione balorda. "Sapevo perfettamente che quest'anno non sarebbe andata con successo, tant'è che dissi anche che non avremmo lottato per lo Scudetto. Ho accettato di vivere questa grande soddisfazione di aver portato dopo 33 anni lo Scudetto a Napoli e di vivere anche questa misera annata che però serve anche per capire, per fare il punto, per verificare, che forse quello che si era già verificato dal 20 di marzo e che poi ha avuto una sua continuità avesse delle radici profonde e ben diverse da quelle che gli altri avevano pensato o immaginato. Le situazioni vanno vissute dall'interno, è facile parlare. Io potrei pure dire di aver sbagliato a mandare via Garcia, forse sì, forse no. Chissà . Di sbagli se ne commettono in continuazione quando si lavora. In tutta la mia vita ho sempre assunto tutte le responsabilità dei miei gesti. Quindi chiudo una pagina, apro un capitolo nuovo che scriverò con la stessa attenzione che ha permesso a questa società di essere l'unica ad avere per una certa continuità di 14 anni l'Europa come frequentazione. Se poi per una volta non ci andremo, non è un problema. Respireremo tanto, concentrandoci col cervello ossigenato e andremo avanti con tanta passione. Se si lavora con passione non si può perdere".
Deluso? "Non sono mai deluso, nella vita ho sempre vinto. Quando qualche volta qualche film, rarissimamente, non è andato bene mi ha dato una maggiore spinta, bisogna sempre valutare senza darsi delle scusanti. Deve affrontare la realtà delle cose per quelle che sono. Ci sono stati degli sbagli, punto e si volta pagina".
Mercato. "I giocatori sono tutti cedibili, bisogna vedere chi se li vuole comprare. Kvaratskhelia? Ha un contratto che scade nel 2027 o 2028, io sto serenissimo. Tranquillissimo. A me questo fatto che voi vogliate girare il cacciavite in una ferita che voi stessi avete aperto e stimolare gli agenti che poi magari vi dicono di scrivere determinate cose. Quando presi Cavani mi volevano ammazzare perché mandai Quagliarella alla Juventus. Kvara l'abbiamo fatto esplodere noi, abbiamo avuto noi l'intuito di prenderlo e farlo giocare. Noi dobbiamo essere quelli che la prendono sempre in quel posto o dobbiamo anche essere premiati per averli trovati e fatti giocare bene. Signori miei, i contratti vanno rispettati. Se voi siete i primi che dicono che non debbano essere rispettati. Poi avete detto che mi sono incontrato col padre, non è manco vero. Potrei disattendere le vostre affermazioni sul nostro sito ufficiale. Non lo faccio per il rispetto che ho per voi. Sarei grato se tra di noi ci fosse una collaborazione".
Sulle amichevoli estive. "Si tratta di squadre importanti (Adana Demirspor e il Girona dell'obiettivo azzurro Dovbyk, ndr). Mi dispiace per gli amici del Trentino per il fatto che non potremo sfruttare il Trentino per le amichevoli importanti, quindi come d'abitudine faremo una prima amichevole contro una squadra locale e poi un'altra contro una squadra di Serie B o C. Poi a Castel di Sangro ci saranno amichevoli internazionali, col nuovo allenatore e i giocatori nuovi".
La stoccata allo scouting. "Le scelte sono sempre state fatte dallo stesso scouting di questa stagione. Poi se a un certo punto le scelte fatte dagli scouting non si sono rivelate quelle presunte, noi la nostra parte l'abbiamo fatta.. abbiamo messo sul tavolo svariate di decine di milioni comprando anche parecchi giocatori. Vedi i soldi spesi per Ngonge, che è stata l'unica scelta diretta mia... quando l'ho visto ho detto: "Voglio quel ragazzo!". Le altre scelte non le ho fatte io. Bisogna fare le dovute valutazioni...".
La marcia indietro sullo stadio. "Sono stato un sostenitore di Bagnoli, ma mi sono detto: "Aurè, ma chi te lo fa fare di andare in un territorio dove questi mi dilungano sempre i tempi". Mi hanno preventivato 5 anni di lavori, con ruspe, macchinari, camion avanti e indietro per fare cosa. Che poi se arriva un bradisismo dobbiamo sgomberare 50 mila persone da uno stadio e succede il putiferio. Quindi mi sono messo l'anima in pace e proprio oggi ho chiamato i miei architetti. Vi do un input: io voglio metterci non più di 2 anni da quando metterò mano al Maradona che deve essere fatto così, così, così e così. Ho dato loro degli input mentre venivo qui ed ero in treno. Ho semplificato tanti problemi e il burocratese. Quindi punteremo sul Maradona, a meno che il sindaco Manfredi non faccia promesse da marinaio. Manfredi è stato eletto, in 6 mesi non l'ho mai visto per parlare della questione stadio. Finalmente poi ci siamo seduti a parlare 2-3 volte, ma lui è fantastico nella tattica di essere sfuggente. E' proprio un teorico di questa tattica, perché così si vive più a lungo senza mai decidere nulla. A differenza del nostro presidente della Regione... se De Luca ti dice sì su una cosa, stai sicuro che quella cosa poi accade. Io col comune di Napoli ho sempre avuto una fatica gigantesca".
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