Il destino voleva così. Kvara, fin qui poco palpabile in questi Europei, nel giorno in cui sfida il suo idolo Ronaldo non solo segna, ma lo batte e spinge la sua Nazionale la prima vittoria in un Europeo condita da una storica qualificazione.
L'esterno del Napoli ha vissuto un giorno da campione vero, quelli che hanno una palla buona (dopo 90 secondi) e tanto gli basta per decidere il destino di una partita da dentro o fuori. Dopo il gol di Kvara, al resto ci hanno pensato gli altri, con 90 e passa minuti di difesa eroica.
La partita della Georgia è stata epica, come solo partite difensive possono essere. Chi dice che il catenaccio è l'anticalcio non capisce una mazza, perché sono quelle le vittorie più emozionati, quelle che ti danno veramente il concetto di squadra. Ogni azione portoghese è rimbalzata su un muro, ogni portoghese se ne ritrovava due addosso senza manco capire da dove spuntavano.
La Georgia ha avuto 11 assatanati che hanno messo il fiato sul collo agli avversari e ridotto alla frustrazione Ronaldo (goffissimo tanto nelle sue cadute in area quanto plateale nelle proteste), che al minuto 65 è stato sostituito per disperazione dal suo CT.
Ma prima del cambio CR7 ha avuto modo di assistere al raddoppio della Georgia, a inizio secondo tempo, grazie a un calcio di rigore conquistato in uno dei tanti contropiede georgiani. Non l'ha tirato Kvara ma Mikautadze, esecuzione perfetta.
Kvara è uscito al minuto 81, dopo aver sfiorato anche un altro gol (questo poco prima del raddoppio georgiano).
Poi ha osservato gli ultimi minuti da bordo campo, prima di andarsi a prendere la gloria.
La Georgia sfiderà la Spagna domenica pomeriggio.
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