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Caso DI LORENZO, l'ultimo atto della sceneggiata è la conferenza dell'agente GIUFFREDI

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Speriamo che sia l'ultimo capitolo di una sceneggiata che è davvero trascesa nel ridicolo. Il caso Di Lorenzo vive l'ultimo atto con qualcosa che raramente si vede: una conferenza stampa indetta dall'agente. In teoria, l'uomo che dovrebbe lavorare nell'ombra. Invece nella realtà di questa triste storia, Giuffredi è l'unico che ha dovuto metterci la faccia (e dubitiamo che avrebbe voluto) visto che Di Lorenzo in quest'ultimo mese e mezzo ha trattato la vicenda come fosse un fatto non suo, o più probabilmente s'è tenuto ben nascosto.

La conferenza stampa, almeno per la parte che riguardava la questione Di Lorenzo (si è parlato anche di Mario Rui, Gaetano, Folorunsho e Politano), è stata abbastanza ridicola.
S'è capito già dalla prima frase: "...vogliamo fare questa chiarezza perchè il tifoso purtroppo legge quello che scrivono i giornali, quello che dicono le tv, quindi tante volte non sa la verità di ciò che realmente accade...". Anche un bambino coglierebbe il controsenso di attaccare la stampa, dopo aver indetto una conferenza invitando la stampa.

Riguardo al contenuto, anche qui si sono sentite cose da brividi.
"Durante lo scorso campionato, da parte di Di Lorenzo ci sono stati momenti difficilissimi, ma Giovanni con i suoi compagni ha sempre pensato che in un determinato momento avrebbero rimesso la squadra in corsa. Passava il tempo, ma le cose in realtà peggioravano. Tutto ciò ha portato frustrazione".
Bisognerebbe chiedersi con che coraggio si può dire che uno che guadagna 3/4 milioni l'anno per fare un lavoro che gli piace, può andare in giro a dire di vivere una situazione difficile e frustrante.

e ancora...
"Di Lorenzo mi ha sempre detto che se fosse arrivato Conte, era l'unico allenatore per cui sarebbe rimasto. Non perchè voleva lasciare il club in una situazione difficile, ma perchè aveva paura che un altro tipo di allenatore potesse fargli rivivere la stessa stagione vissuta lo scorso anno. L'unico allenatore che gli dava serenità nell'affrontare il campionato, e che gli dava garanzie anche personali, era Conte".
Una lisciatina non guasta mai...

"Giovanni è il capitano del Napoli, il capitano del Napoli non sarà mai uguale ai capitani delle squadre del resto del mondo. La fascia di capitano del Napoli è stata indossata dal più grande calciatore di tutti i tempi (Maradona, ndr), vogliamo che tutti abbiano un'idea chiara sulla persona di Giovanni Di Lorenzo".
...ci spiace, ma rimarrà l'ex capitano nonostante questi goffi tentativi di riabilitarlo.

Arriva anche l'ultimo, disperato tentativo di riabilitare Di Lorenzo addossandosi le colpe di quanto successo a giugno.
"Io ho le mie strategie, chi fa il mio lavoro deve essere anche un po' bugiardo... Ho fatto una prima intervista in cui dico che Di Lorenzo vuole andare via, poi un'altra ancora più dura... ma non perché volessi sfidare qualcuno, ma per avere una reazione: o che ci si stanchi e mi si dica che davvero deve andar via, oppure che mi si dica che il ragazzo non deve partire. Nel frattempo Conte ancora non c'era, quindi io sono andato dritto per la mia strada, cercando ancora di scaturire queste cose. Poi è arrivato Conte, l'allenatore per cui Di Lorenzo avrebbe deciso di rimanere a Napoli. Ma non vuol dire che arriva e lui decide di rimanere, anche con Conte ho cercato di essere abbastanza pesante per far sì che o ci tenessero fuori, o ci tenessero con convinzione. Volevo capire se fosse determinato a voler tenere Di Lorenzo: ho avuto diverse telefonate con lui, ci siamo scambiati messaggi, due incontri ed una cena. Sono arrivato alla conclusione che potevo fare ciò che volevo, ma Conte a tutti i costi voleva Di Lorenzo ed io non volevo pensieri diversi. Mi sono tranquillizzato e ho tranquillizzato Giovanni sulla volontà del mister".

Una cosa sensata però s'è sentita, e riguarda Napoli-Lecce.
"Essere sostituito a 3 minuti dalla fine e prendersi i fischi individualmente è un dolore totalmente diverso rispetto ai fischi che ti prendi col resto della squadra. E' stato un altro episodio angosciante per il ragazzo. Sono convinto che l'episodio di Napoli-Lecce non sia dovuto alla strategia del presidente De Laurentiis, ma è dovuto a un allenatore che ha fatto una roba neanche nella fantasia più assoluta si può pensare di fare. Una sciagura del signor Calzona. Il presidente non c'entra niente. Ma anche in quell'occasione il ragazzo si sarebbe aspettato che qualcuno spendesse due parole e suo favore".



RISULTATI
19.04
Lecce
Como
0 - 3
19.04
Monza
NAPOLI
0 - 1
19.04
Roma
Verona
1 - 0
20.04
Genoa
Lazio
-
20.04
Empoli
Venezia
-
20.04
Parma
Juventus
-
20.04
Milan
Atalanta
-
20.04
Torino
Udinese
-
20.04
Cagliari
Fiorentina
-
20.04
Bologna
Inter
-
CLASSIFICA
1
Inter
71
2
NAPOLI
71
3
Atalanta
61
4
Juventus
59
5
Roma
57
6
Bologna
57
7
Lazio
56
8
Fiorentina
53
9
Milan
51
10
Udinese
41
11
Torino
40
12
Como
39
13
Genoa
37
14
Verona
32
15
Cagliari
30
16
Parma
28
17
Lecce
26
18
Venezia
24
19
Empoli
24
20
Monza
15
PROSSIMO TURNO
27.04
Inter
Roma
27.04
Juventus
Monza
27.04
Como
Genoa
27.04
Lazio
Parma
27.04
Fiorentina
Empoli
27.04
Venezia
Milan
27.04
Atalanta
Lecce
27.04
Verona
Cagliari
27.04
Udinese
Bologna
27.04
NAPOLI
Torino