Il tecnico Antonio Conte ha parlato in vista della sfida contro il Cagliari di domenica pomeriggio."In questo ciclo di partite che arriva mi aspetto che la squadra offra continuità di prestazioni e di risultati. E mi aspetto che i nuovi arrivati si inseriscano prima possibile".
Sul Cagliari. "E' una squadra tosta come tutte le squadre di Nicola, che è un allenatore sottovalutato perchè ha sempre fatto bene. Troveremo un ambiente caldo, una squadra che ci ha sempre dato fastidio. Dovremo fare grande attenzione. Ho letto che è da un anno e mezzo che non facciamo tre vittorie consecutive, ci sono grandi stimoli e sappiamo che dopo la sosta è sempre una incognita, per noi e per loro. Se sarà una partita sporca, allora dovremo sporcarci le mani. Nel calcio ci sono partite in cui tutto fila liscio e ce ne sono altre dove devi sporcarti le mani, pareggiando quantomeno intensità e cattiveria agonistica. Lo dimostri con l'atteggiamento, pensare di essere sempre troppo belli spesso e volentieri davanti alle difficoltà ti porta a sporcarti le mani, a non perdere i duelli, a rientrare in copertura, ad essere sul pezzo. Noi ci stiamo lavorando, lo scorso anno il Napoli ha subito 48 gol e molto è dipeso dal fatto che non ci siamo sporcati le mani".
Subito dopo c'è la Juventus. "Ho detto di non essere provinciali... dobbiamo pensare solo alla prossima partita, che è quella più importante per noi. Da più di 18 mesi non vinciamo tre partite di fila, il nostro focus è sul Cagliari. Poi dopo vedremo il calendario, non ci deve interessare. Dobbiamo ragionare di partita in partita, avere dei paraocchi e correre più veloce verso l'obiettivo, che è domenica dopo domenica".
Su McTominay e Gilmour. "A Cagliari ci saranno. Mi hanno trasmesso ottime impressioni. Sono ragazzi seri che conoscono di tempi della Premier League, quando erano avversari. Alzano il livello della rosa e aumentano la competizione interna. Dobbiamo puntare a questo, a creare competizione interna, senza posti prestabiliti, in modo da non ragionare da provinciali ma da club che ha voglia e ambizione per competere per qualcosa di importante."
Su Lukaku. "Durante la sosta ha lavorato tanto per arrivare presto a pieni giri. Lui è venuto a lavorare anche nei giorni liberi. Questo lavoro extra lo sta facendo migliorare sotto tutti i punti di vista. Riguardo la possibilità di metterlo titolare, abbiamo anora due allenamenti e poi deciderò".
Bilancio dei 100 giorni di Napoli. "Sicuramente sono stati intensi sotto tutti i punti di vista. Il lavoro è satto tantissimo sia in campo che fuori. Si è lavorato davvero tanto a 360 gradi. Ma sono soddisfatto perché questi 100 giorni hanno dato un indirizzo al Napoli".
Su Kvaratskhelia. "Ha avuto un problema alla caviglia e valuteremo negli ultimi due allenamenti prima di decidere".
David Neres. "Impiegarlo dal primo minuto non è una cosa che dipende solo da me, ma anche dai giocatori e da quello che fanno durante gli allenamenti: l'approccio, la volontà di mettersi in discussione. È un discorso che riguarda tutti, anche chi si sente inamovibile: non ce ne sono, ogni settimana sono tutti in discussione e sanno che devono dare il massimo e mettermi in difficoltà. David ha fatto due spezzoni di partita e ha dato un grosso contributo, mi aspetto da lui e dai nuovi che entrino quanto prima nella nostra idea sapendo che c'è una fase offensiva e difensiva. Noi dobbiamo avere equilibrio"
Candidato per il vertice. "Dicono che il Napoli deve arrivare in alto? Io sicuramente mi porto dietro una grande pressione e una grande responsabilità, avendo vinto in passato. E' facile aspettarsi sempre questo da me. Me l'avete detto anche quando mancava ancora mezza squadra. Ma non mi sottraggo alla pressione, la vivo in modo sereno. Ma ribadisco un concetto, come ha fatto il presidente: siamo nell'anno zero, siamo partiti per una profonda ricostruzione ed è evidente visto che abbiamo preso 7 giocatori e ne sono andati via 12-13. E' in atto un cambiamento importante".
Duttilità tattica. "Abbiamo lavorato due mesi e mezzo su un sistema di gioco, e mi auguro di vedere sempre miglioramenti. Il mercato ci ha portato novità che dobbiamo valutare. Ci stiamo lavorando, l'intenzione mia è di scegliere l'abito migliore per il Napoli, così da trovare la soluzione migliore in modo tale da avere equilibrio tra le due fasi".
Il ritorno al 4-3-3. "Non si può pensare che tu vai in una squadra e fai come si faceva negli anni passati: dipende dalle caratteristiche dei calciatori, prima visto il numero di centrocampisti era impossibile pensare ad altre situazioni. Oggi con l'arrivo di nuovi calciatori si aprono nuovi orizzonti, nuove possibilità, voi sapete che sui sistemi c'è da lavorare in fase difensiva ed offensiva. Col nostro sistema abbiamo posto già importanti basi, soprattutto a livello offensivo, per eventualmente fare comunque aggiustamenti in corso d'opera. Ripeto: dovessimo fare cambiamenti, è perchè cercheremmo trovare l'abito migliore, ma non dobbiamo seguire mode o antiche tradizioni".
Lobotka ed Anguissa. "Hanno dovuto fare gli straordinari, fin dall'inizio del percorso c'erano loro due e hanno fatto gli straordinari in allenamento. Loro hanno fatto gli stakanovisti giocando quattro partite su quattro, io posso dare un giudizio positivo su di loro e li considero forti. Hanno sicuramente margini di miglioramento, però sono soddisfatto dell'apporto che hanno dato. Si può sempre migliorare e si deve migliorare, ma la loro disponibilità è stata massima".
Buongiorno. "Nel Torino ha giocato centrale e braccetto, cambia poco: forse da braccetto hai più responsabilità nella costruzione del gioco, devi rischiare di più le giocate. Però Alessandro è un giocatore completo, ha grandi margini di miglioramento sotto tutti i punti di vista. Può giocare in mezzo e a sinistra, non penso che sia determinante la posizione".
Su Folorunsho. "Michael è un giocatore del Napoli, le vicende di mercato avevano portato ad allenarsi a parte: è stato reintegrato, è un bravo ragazzo ed un lavoratore, darà un importante contributo al Napoli e siamo contenti che sia con noi".
I 20 anni del Napoli di De Laurentiis. "Faccio parte di questa storia e ciò mi dà grande motivo di orgoglio e soddisfazione. Il mio lavoro a Napoli è appena iniziato, il presidente e la sua famiglia si sono impegnati per 20 anni ed è difficile trovarne, anche in Italia, per una squadra ed una piazza importante come Napoli. Gli va riconosciuto grande merito, visto il percorso fatto dalla Serie C fino a grandissimi livelli. Aver sentito le parole del presidente, anche la sua commozione nel parlare di questi 20 anni, fa capire quanto la sua famiglia sia impegnata nei confronti del Napoli e dei napoletani. Penso che ciò che ha detto ieri il presidente sia stato importante, ha parlato di continuare una crescita non solo in campo ma anche fuori, io vengo da esperienze inglesi dove so l'importanza di un centro sportivo dove mettere prima squadra e giovanili, per far respirare a tutti la stessa aria e mentalità. Penso che siano dei tasselli importanti, anche quando sono arrivato all'Inter Appiano Gentile era un disastro, abbiamo lavorato tanto sui campi e sulla foresteria, oggi è un fiore all'occhiello. Un centro sportivo alla fine dell'anno ti dà qualche punto in più in classifica, il Napoli ha raggiunto un livello importante ed è giusto continuare a crescere".
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