conte_conf_stampa_20242025_1.jpg

CONTE: «Con la JUVE sfida speciale, ma il mio NAPOLI vuole i punti. Niente Coppe? ci sono i pro e i contro...»

Scritto da -

Antonio Conte ha parlato in conferenza stampa in vista della partita di sabato pomeriggio contro la Juventus.

"Prima di cominciare, vorrei rivolgere un pensiero a Totò Schillaci. Un calciatore che è stato l'emblema del Sud durante i mondiali, un esempio per tutti noi, uno che era riuscito a partire dal basso ed arrivare così in alto. Vorrei rivolgere un pensiero a lui. Quando arrivai alla Juventus dal Lecce, siccome ero anche io dal Sud mi prese a benvolere e si mise a disposizione per farmi sentire a mio agio. Nonostante fosse già un campione affermato, conservava sempre una grande umiltà".

Test importante. "Il fatto che il mercato sia finito tardi comporta necessariamente una fase di assestamento. Stiamo lavorando sodo per trovare prima possibile la giusta quadra. Ma chi ha tempo non deve aspettare tempo, e siccome le partite ci sono e bisogna fare punti, mi aspetto di dare continuità al nostro percorso di crescita, senza illuderci che andrà sempre come nell'ultima partita perché le vittorie vanno tute sudate".

Gara speciale. "Ogni partita è un esame importante. A Cagliari è stato sollecitato la nostra capacità di combattere e fronteggiare un ambiente difficile... magari altre partite saranno test per l'aspetto tattico... altre partite per altri aspetti. Ogni partita ha le sue particolarità ed è un esame da affrontare. Ci auguriamo che la sfida di sabato possa avere un valore importante, anche se oggi è prematuro dirlo... Oggi siamo su due livelli diversi, perché rispetto a loro partiamo con un gap di 18 punti che sono quelli dell'anno scorso. La Juve non può puntare al terzo posto, noi puntiamo a fare molto meglio dell'anno scorso perché non possiamo finire a 40 punti dall'Inter. Quando al ritorno ci sfideremo al Maradona avremo le idee più chiare sui nostri percorsi".

Aspetto emotivo. "E' inevitabile che per me la Juve non sia una squadra come le altre. Ho fatto 13 anni di Juve, ho vinto tutto, ho fatto il capitano, ho fatto l'allenatore, ho aperto un ciclo di Scudetti di fila... faccio senza dubbio parte della storia della Juve. Da calciatore ho sposato la Juve, come Bruscolotti ha sposato il Napoli... da allenatore è diverso perché non ti legano al club per tanti anni, e quando cambi club li sposi in pieno, come oggi faccio con il Napoli. Ma le soddisfazioni che mi sono tolto lì non me le leverà nessuno, e sarà emozionante tornare allo Stadium da avversario, stavolta con i tifosi perché l'unica volta che ci sono stato da avversario c'era il Covid e quindi non c'era tifo. Magari tra qualche anno, speriamo un bel po', proverò le stesse emozioni affrontando il Napoli da avversario...".

Nuovi moduli. "Noi dobbiamo cercare di indossare sempre un bell'abito, abbiamo il piacere e la voglia con i ragazzi di offrire un bello spettacolo. E' inevitabile che durante la partita devi essere pronto a sporcarti l'abito, perché ci sono situazioni in cui se non c'è giusta cattiveria e concentrazione non vai avanti. Ci sono momenti della partita che bisogna saper leggere... penso all'Inter ieri, è andata a Manchester col City alternando momenti in cui giocava a calcio e momenti in cui si difendeva in 25 metri, dimostrando di essere una squadra con la S maiuscola. Non si può indossare un solo abito e pensare di essere vincenti, noi stiamo iniziando a capirlo: lo scorso anno si pensava molto ad attaccare e c'era disequilibrio, o comunque non c'era voglia feroce di ricompattarci per difenderci. Ci stiamo lavorando su, se vogliamo essere competitivi dobbiamo migliorare".

La fisicità. "Sicuramente qualcosa è cambiato dallo scorso anno, oltre al numero di giocatori che abbiamo cambiato, sono cambiate anche alcune caratteristiche. Il fisico è importante, il calciatore top dev'essere forte, veloce e resistente, oltre la qualità. Noi dobbiamo essere una squadra forte, veloce e resistente per essere al top. Stiamo cercando di lavorarci, ci sono stati dei cambiamenti e sono arrivati calciatori nuovi che stiamo cercando di inserire su una base di 10-12 giocatori che con la società abbiamo voluto confermare".

Sofferenza difensiva. "Tutti vorremmo la partita perfetta... vincere facendo quattro gol senza subire un tiro... ma sapete che è difficile, specie nel campionato italiano che è molto tattico e tutti preparano l'avversario. Ci sta di concedere qualcosa. Se riuscissimo ad essere ermetici come fatto dopo la gara di Verona, subendo solo un gol in tre partite, io ci metterei la firma".


Su Thiago Motta. "Ha preso un'eredità pesante, perché Allegri ha scritto pagine di storia. Allenare la Juventus non è mai banale, ti chiedono sempre di vincere, come succede con Milan e Inter. Thiago Motta è stato un mio calciatore in Nazionale all'Europeo, mi fa sorridere e rattristare perchè sto diventando vecchio... A Bologna ha fatto benissimo, gli auguro il meglio umanamente ma non nelle partite in cui siamo avversari".

L'assenza dalle Coppe. "Non giocarle ha un vantaggio e uno svantaggio. Essendo al primo anno di Napoli, poter lavorare di più senza preparare tre partite a settimana è un vantaggio, perché quando arrivi in un nuovo club hai bisogno di tempo per conoscere tutti e lavorare sulle tue idee, soprattutto dopo l'arrivo di diversi calciatori. Ma lo svantaggio è una rosa non competitiva come quella per chi partecipa in Europa: invece di avere 25-26 giocatori di livello ne hai 16-18".

Su McTominay, Gilmour e Neres. "Più tempo passa, più entrano dentro la nostra idea di calcio. Aver lavorato durante la sosta con David e questi dieci giorni con Billy e Scott è stato positivo, hanno iniziato a capire un po' l'idea di calcio che vogliamo fare. Hanno iniziato ad adattarsi alla tipologia di lavoro a livello fisico e metabolico. Sono contento perchè ho ragazzi che sono ricettivi, apprendono, sono ragazzi che ci possono dare un buon apporto".

Falli su Kvara. "Parto dal presupposto che odio il gioco violento, l'andare addosso per intimidire. Io che sono stato calciatore in un periodo più "rustico", non mi sarei mai sognato di mettere a rischio l'incolumità del calciatore. Il fallo su Kvara dopo 30 secondi, che sicuramente il giocatore del Cagliari ha fatto senza volontà di far male, andava comunque sanzionato col giallo. Se un'entrata può far male, bisogna ammonire, anche dopo 30 secondi. Così si tutela il calcio".

Spirito di gruppo. "Quello sarà sempre l'arma vincente di chi ha l'ambizione di essere competitivo e vuole fare qualcosa di importante... la voglia di aiutarsi nelle difficoltà, senza personalismi o egoismi. Per formare la coesione, la comunicazione deve essere sempre molto diretta, sincera e onesta. Meglio una brutta verità che una bella bugia, nel rapporto viene a galla: in futuro quando ci si rincontrerà bisognerà guardarsi negli occhi. La brutta verità aiuta a costruire qualcosa".


RISULTATI
14.09
Como
Bologna
2 - 2
14.09
Empoli
Juventus
0 - 0
14.09
Milan
Venezia
4 - 0
15.09
Genoa
Roma
1 - 1
15.09
Torino
Lecce
0 - 0
15.09
Atalanta
Fiorentina
3 - 2
15.09
Cagliari
NAPOLI
0 - 4
15.09
Monza
Inter
1 - 1
16.09
Parma
Udinese
2 - 3
16.09
Lazio
Venezia
2 - 1
CLASSIFICA
1
Udinese
10
2
NAPOLI
9
3
Inter
8
4
Juventus
8
5
Torino
8
6
Lazio
7
7
Verona
6
8
Empoli
6
9
Atalanta
6
10
Milan
5
11
Genoa
5
12
Parma
4
13
Lecce
4
14
Fiorentina
3
15
Monza
3
16
Roma
3
17
Bologna
3
18
Como
2
19
Cagliari
2
20
Venezia
1
PROSSIMO TURNO
22.09
Inter
Milan
22.09
Juventus
NAPOLI
22.09
Cagliari
Empoli
22.09
Lecce
Parma
22.09
Fiorentina
Lazio
22.09
Verona
Torino
22.09
Atalanta
Como
22.09
Venezia
Genoa
22.09
Roma
Udinese
22.09
Monza
Bologna