Antonio Conte ha parlato dopo Napoli-Monza.
"Sono passate soltanto 6 partite e delle grandi abbiamo incrociato solo Juve e Bologna, quindi non dobbiamo fare voli pindarici. Fa piacere sicuramente essere primi, anche perché siamo partiti con l'handicap del 3-0 a Verona. Abbiamo messo fieno in cascina per i momenti più duri che potrebbero accadere. Siamo contenti, sappiamo ciò che facciamo, ma dobbiamo ancora crescere. Ricordiamoci che sono passati solo 3 mesi di un periodo di ricostruzione... come disse anche il presidente.
So che c’è grande aspettativa nei miei confronti, però lasciamo i tifosi sognare ma io devo tenere i piedi per terra. Noi stiamo partendo da molto dietro, siamo in rincorsa e cercheremo di fare del nostro meglio, ma per esperienza dico che bisogna restare con i piedi per terra. A differenza di altri ho esperienza di vincere gli Scudetti, per questo vi dico che dobbiamo viaggiare con i piedi in terra... ricrodiamo che partivamo da 40 punti di distacco dall’Inter... questo dobbiamo ricordarcelo tutti”.
Equilibrio e centrocampo a tre. "L'equilibrio non lo danno i numeri, ma la disponibilità a lavorare sia in fase offensiva e difensiva, e questo vale al di là del modulo o delle varie situazioni che si possono incontrare. Faccio l'esempio di Politano, che ha fatto un lavoro enorme per la squadra... e poi ha fatto pure gol. Noi dobbiamo pensare con il "noi". Io mi sono innaomrato di questo gruppo perché li vedo mettersi a disposizione, anche sacrificando alcune proprie caratteristiche".
Modulo. "Non dobbiamo dimenticare che Scott e Billy sono arrivati l'ultimo giorno di mercato, per cui c'è voluto tempo per inserirli. Se li avessimo avuti prima, avremmo provato altre situazioni già da tempo. Mi sono preso una responsabilità mandando subito in campo McTominey con la Juventus, magari avremmo perso ed io da uomo di calcio so che avrei sentito di poter aspettare. Non ne avrei capito il motivo, però. Siamo una squadra che può fare due moduli, quando ho visto un po' di appagamento ho cercato di non rischiare più".
Su McTominay. "I suoi inserimenti non nascono a caso, ci sono situazioni provate in allenamento. Scott è un giocatore completo, duttile, che può fare da trequartista dietro la punta, la mezz'ala, il centrocampo a due o anche l'esterno nel finale nel 5-4-1 con licenza d'attaccare. Scott è duttile e sicuramente è un buonissimo giocatore".
Su Lukaku. "La cosa importante non sono soltanto i gol, ma che Romelu partecipi attivamente alla partita e contribuisca in modo importante all’obiettivo finale. Ma questo vale per tutti. Sicuramente stiamo cercando di fargli fare dei carichi superiori alla media, perché è arrivato in non perfette condizioni ed era fuori rosa da tempo. Però lui può sempre spostare qualcosa in partita, anche oggi ha lavorato tanto per la squadra. Poi se fa gol ancora meglio...".
I cambi assai tardivi. "Il Monza non ci aveva mai creato dei problemi, avevamo un buon equilibrio e non soffrivamo, per cui non aveva senso fare cambi tanto per farli. Chi stava in panchina aveva giocato anche giovedì in Coppa Italia, per cui noi era necessario farli entrare per forza. Tra Palermo e Monza hanno giocato un po' tutti"
Sognare lo scudetto? Sono l'ultimo a poter negare al tifoso di sognare il meglio per il Napoli, ma noi dobbiamo pensare a lavorare affinchè i sogni diventino realtà, però dobbiamo essere realisti sotto tutti i punti di vista. Facciamo il nostro cammino, senza guardare gli altri. Per farvi capire, nei primi minuti ho visto un po' di frenesia, e credo che i ragazzi sentissero il fatto che vincendo saremmo andati in testa alla classifica. Però anche questo è uno step importante, cioé vincere con la pressione di doverlo fare".
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