L'ex tecnico azzurro Luciano Spalletti in mattinata si è recato presso il carcere minorile di Nisida per la cerimonia di consegna del premio “Uefa Foundation For Children Award 2024”, mentre nel pomeriggio ha raggiunto il Santobono, dove ha consegnato la sua Panda "scudettata".
Nel corso di questa intensa giornata, l'ex tecnico del Napoli ha rilasciato alcune dichiarazioni.
“Non sono sorpreso della ripartenza del Napoli, è stato costruito bene ed è forte. E' fondamentale aver fatto un progetto, che si siano riconosciuti gli errori, anche i calciatori sbagliano, così come lo faccio io. Si pensa agli errori, si può ambire ad una ripartenza migliore".
"Ieri al Maradona ho visto uno stadio che ha sostenuto la squadra, che sente questa forza nuova che ha questo gruppo di calciatori. Secondo me è un gruppo importante".
"Similitudini col Napoli dello Scudetto? Mi sembra che 7-8 giocatori sono gli stessi che avevo io, poi sono stati inseriti giocatori forti e c’è un allenatore esperto che sa come si fa. Ho visto il Napoli andare a prendere l’avversario in maniera forte con un pressing altissimo. E l’ambiente che trasferirà ai calciatori ciò che non si aspettano, e conoscendo mi aspetto che diventeranno sempre più forti”
"Il campionato sarà diverso da quello che è stato nelle prime giornate, alcune squadre stanno ancora trovando l’equilibrio. Il mercato aperto così a lungo ha sicuramente influito in questa situazione. Lo stesso Napoli è partito con quella sconfitta e poi ha subito sterzato, questo è un grande vantaggio".
"Conte parla di ragionare con il noi e non con l'io, è il segreto per vincere? Importante che tutti riescano a dare disponibilità ai compagni di reparto, per diventare fortissimi non servono solo le qualità di 11 giocatori ma messe a disposizioni del collettivo, si diventa super-forti".
Politano in Nazionale. "Noi abbiamo deciso di ringiovanire la squadra ma è nei miei pensieri".
La Panda Scudettata. "Questa macchina è stata dipinta dagli occhi pieni di felicità dei bambini di Napoli, me l'avevano prestata per portarla a casa e io gliela sto semplicemente riportando. Spero faccia tanti viaggi della guarigione. L'idea di donarla mi è venuta vedendola sempre ferma in garage, non mi serviva niente così: ero sempre salutato dai bambini a Castel Volturno, ho ritenuto giusto fare qualcosa per restituirla alla loro felicità. Alcuni mi hanno detto di metterla all'asta, ma non avrei donato ciò che può essere il viaggio della speranza di tanti bambini, ci saliranno volentieri".
"Chi ama non dimentica? Sì, certo, corretto, ma diventa impossibile dimenticare ciò che uno passa in una stagione a Napoli, nel bene e nel male".
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