La corsa frenetica della Lega A per riuscire a far giocare Bologna-Milan è fallita. La partita, che avrebbe dovuto giocarsi domani alle 18, è stata rinviata a causa della pesantissima ondata di maltempo che si è abbattuta sull'Emilia Romagna.
Il sindaco della città aveva disposto la sospensione delle attività allo stadio, dal momento che il quartiere dove si trova è stato quello più colpito dall'alluvione. Questo ha fatto subito capire che giocare comunque, ma a porte chiuse, sarebbe comunque stato impossibile. Chi si assumeva le responsabilità se fosse successo qualcosa? E poi perché distogliere risorse alle forze dell'ordine e sanitarie per una partita, in un momento del genere?
La Serie A ha così provato la seconda strada, quella della gara in campo neutro. Ma anche questa era complicata perché oltre a trovare è una sede (si parlava di Como), bisognava organizzare tutto il carrozzone di forza pubblica a corredo.
Inoltre c'era da considerare l'opposizione del Bologna, che sarebbe stato danneggiato due volte: perdere l'incasso della partita e giocarsela pure lontano da casa.
Il Milan potrà godere di un riposo-extra rispetto al Napoli, anche se il rovescio della medaglia è che i rossoneri non avranno Theo Hernandez e Reijnders, che sono squalificati per una giornata e dovranno saltare la prima partita utile, appunto quella col Napoli.
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