Antonio Conte ha fatto più in fretta del previsto a portare il Napoli in cima. Addirittura ha pure allungato in vetta, chiudendo la giornata a +4 visto il pirotecnico 4-4 tra Inter e Juve.
I suoi tentativi (sempre più disperati) di avvertire che non tutto andrà sempre liscio si scontrano con i fatti, perché è difficile non farsi trasportare dall'entusiasmo.
Gli potremmo dire che è causa del suo (dolce) mal... e quindi deve piangere se stesso.
Anche perché i problemi adesso aumentano. Aver stampato un +4 in faccia all'Inter, +5 sulla Juve e +8 sul Milan (che ha una gara in meno) alza ancora l'asticella della pressione.
Un pressione che ha due facce. La prima è quella emotiva, che peserà solo sui calciatori azzurri. Gestire il primo posto è molto più complicato che raggiungerlo.
La seconda è quella ambientale. Da Milano sono due giorni che fanno piagnistei sul rinvio della partita col Bologna, perché Theo e Rejnders salteranno per squalifica il big match (sorvolando sul fatto che hanno avuto il beneficio di allenarsi 7 giorni, visto che non hanno giocato). Prima ancora, si era pianto sul rigore dato a Politano con l'Empoli (e con il Lecce abbiamo già visto gli effetti arbitrali di quelle lagnette).
Sia chiaro, non vogliamo alludere a complotti o chissàcosa, sarebbe ridicolo e da provinciali. Però è un dato di fatto che c'è dall'ambiente rossonero sta passando il messaggio che vanno in campo da "danneggiati". Si sta apparecchiando ad arte una situazione che non ci piace. Per questo speriamo che mandino un arbitro con le palle.
Commenti (0) Inserisci un commento (I commenti saranno sottoposti a moderazione)