Chi dice che il Napoli di Conte gioca male, non capisce una mazza. E francamente non abbiamo mai visto una squadra giocare male e vincere 8 partite su 10. Perché il culo ti può accompagnare una volta, magari due o tre, ma se vinci 8 volte e non becchi mai gol vuol dire che c'è tanta organizzazione dietro. E questo non è compatibile con il concetto di giocare MALE.
Purtroppo siamo avvolti da queste nuove filosofie che mirano solo all'estetica, al gioco dominante, al possesso palla, alla triturazione dell'avversario. Solo se vinci così allora puoi dire che giochi bene.
Ma se vinci con cinismo, se passi la maggior parte del tempo a difenderti, allora giochi di mer*a (e quindi hai culo). Come se una fase difensiva così efficace non possa trasmetterti l'idea che ci sia un lavoro enorme dietro, un sacrificio di gruppo, uno studio attento dei movimenti, una strategia.
Se vediamo uno schema offensivo allora giù applausi. Se vediamo un movimento di gruppo che chiude un varco all'avversario, allora siamo l'anti-calcio.
La differenza tra giocare BELLO e giocare BRUTTO è tutta qui, nel godere anche di una vittoria fatta col 38% di possesso, alternando 15 minuti in cui schiaffeggi l'avversario e segni, e gli altri 80 li passi volutamente a difenderti (peraltro piazzando anche un altro schiaffo).
Ognuno ha i suoi gusti: giocare BRUTTO può piacere oppure no, ma non è la stessa cosa che giocare MALE.
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