Il Napoli esce imbattuto da San Siro e arriva alla sosta da primo in classifica. Solitario, con un mucchio di inseguitrici alle spalle. Non è bello, ma è dannatamente solido. Rischia, ma resta sempre in piedi. Produce poco, ma con quel poco ci manca un pelo che non piazzi anche il colpaccio al 94'.
E visto che molti parlavano anche di calendario agevole, ci preme evidenziare che abbiamo affrontato Juve, Milan e Inter in trasferta, senza mai perdere.
La partita conferma che l'Inter ha uno scudetto sul petto perché è più forte, e resta la favorita anche quest'anno. Noi siamo primi e con molti difetti, ma proviamo a immaginare cosa saremo quando verranno corretti.
FORMAZIONI UFFICIALI
INTER (3-5-2): Sommer; Pavard, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Thuram, Lautaro Martinez
A disposizione: Di Gennaro, J. Martinez, De Vrij, Zielinski, Arnautovic, Correa, Frattesi, Buchanan, Asllani, Bisseck, Darmian, Palacios, Taremi. All: Simone Inzaghi.
NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno, Olivera; Anguissa, Gilmour, McTominay; Politano, Lukaku, Kvaratskhelia.
A disposizione: Contini, Caprile, Jesus, Neres, Marin, Simeone, Zerbin, Ngonge, Mazzocchi, Spinazzola, Lobotka, Raspadori. All: Antonio Conte.
Come avevamo già anticipato sabato, Lobotka c'è ma solo in panchina visto che non è al meglio. Viene quindi confermata la formazione che settimana scorsa venne spazzata via dall'Atalanta.
Mentalmente scorie non ce ne sono. Anzi, il Napoli è solido e aggressivo come serve, tanto che l'Inter fa molta fatica produrre il suo solito gioco. A sinistra spicca Olivera, che ingaggia con Dumfries un gran duello, da cui quasi sempre esce vincitore.
Bene in mezzo, dove Lautaro e Thuram praticamente spariscono.
Nonostante l'attenzione alla fase difensiva, il Napoli cerca anche di essere incisivo là davanti, sfruttando soprattutto l'uno contro uno che viene concesso a Kvara contro Pavard.
Proprio così nasce il primo tiro azzurro, un po' molle, del georgiano.
Passa però un minuto e corriamo un rischio enorme, perché proprio Pavard si sgancia (Kvara non lo segue) presentandosi davanti a Meret, ci vuole un recupero prodigioso di Buongiorno per contrastarlo al momento del tiro a botta sicura.
L'Inter si rivede al 21' con un tiro a sorpresa di Barella da fuori, che Meret controlla che esca a lato.
La riposta azzurra porta al gol del vantaggio: angolo conquistato grazie a un bel cross di Politano, lo batte Kvara sul primo palo, Rrahmani lo smorza di piatto indirizzandolo verso la porta, McTominey brucia Dumfries e la sporca di poco ma quando basta per ingannare Sommer, 0-1.
La reazione dell'Inter è rabbiosa, ma improduttiva.
Anzi, al 35' un errore in disimpegno innesca Lukakau che avanza, poi imbuca per Kvara che viene anticipato da una scivolata di Acerbi che salva l'Inter.
Al 39', proprio Acerbi rischia di farci male: Barella imbuca in area per il difensore, tiro immediato e Meret risponde di piede.
Al 42' però l'Inter la pareggia: Calhanoglu da 30 metri è lasciato libero di calciare, e spara un missile che Meret tocca ma non respinge, la palla si infila all'incrocio, 1-1.
Nella ripresa il copione non cambia, anche se il Napoli si vede ancora meno in attacco.
Al tempo stesso sperò i rischi dietro sono pochi.
Tremiamo quando Buongiorno scivola e si fa male alla caviglia, e mentre i difensore azzurro è fuori, Dimarco dal limite scheggia il PALO.
Al 67' altra occasione ancora per Dimarco, che da posizione defilata spara forte ma Meret respinge.
Intanto è entrato Lobotka per Gilmour.
Al 71' la possibile svolta: contatto in area Anguissa-Dumfries, molto leggero. Ma viene dato rigore, generosamente.
La giustizia divina però rimedia, perché il rigore di Calha finisce sul palo.
Da una palla persa (sono state tante) corriamo un grosso rischio perché Barella viene liberato al limite e spara, Meret respinge in tuffo.
All'83' un fuorigioco vanifica un'altra grande parata di Meret, stavolta su colpo di testa ravvicinato di Lautaro.
Dopo l'uscita di Dimarco, esce anche Politano (entra Ngonge).
Al minuto 94' il Napoli sfiora il colpaccio: gran giocata di Ngone sulla fascia, palla al centro per Simeone che da 6 metri arriva per primo ma calcia alto.
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