Fosse arrivata ieri, la partita contro la Roma sarebbe stata una passeggiata di salute. La squadra giallorossa era allo sbando, dilaniata da conflitti interni e da una spaccatura tra tifosi, squadra, staff tecnico e dirigenza. Tutti contro tutti.
Quello che troverà il Napoli dopo la sosta è invece una grande incognita, il che è sempre pericoloso.
Di sicuro non ci sarà più Juric con il suo tentativo di calcio champagne (...lo era, ma per gli altri).
Forse non ci sarà neppure il direttore tecnico Ghisolfi.
La notizia positiva è che non dovrebbe esserci De Rossi, l'unico che avrebbe il pieno appoggio della squadra e della piazza. L'unico che potrebbe lavorare in un clima più disteso da qui alla sfida col Napoli.
Ma le porte di Trigoria per lui dovrebbero rimanere chiuse.
E allora chi andrà in panchina con il Napoli?
I Friedkin dovrebbero scegliere il nuovo tecnico entro mercoledì.
Il primo nome è Terzic, croato-bosniaco che finora è stato capo allenatore solo al Borussia Dortmund. Una gestione ottima sotto il profilo dei risultati ma altrettanto drammatica, visto l'epilogo di due stagioni fa, quando ha buttato al vento un titolo che era ormai a portata di mano. Fallì l'ultima partita in casa e e il Bayern lo raggiunse in classifica proprio negli ultimi minuti, vincendo il titolo per via della differenza reti.
Tuttavia, una fetta della squadra (i senatori) spinge per un nome italiano. Ecco allora la seconda pista calda, che conduce all'ex ct Roberto Mancini, che alcuni hanno avuto proprio in Nazionale. L'ex ct vorrebbe però un contratto lungo (e oneroso) oltre che un progetto chiaro, cosa che al momento la Roma non sembra potergli garantire.
Gli altri nomi, meno probabili, sono Rudi Garcia (sì, proprio lui), Allegri e Ranieri come traghettatore.
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