Nel giro di 4 giorni la Lazio ci butta prima fuori la Coppa, poi ci fa lasciare il primo posto. E per il terzo anno di fila se ne va dal Maradona con i 3 punti.
E' una sconfitta che mette a nudo i difetti della squadra di Conte, che non ha strategie alternative quando la incartano. O gioca così, o gioca così. Non è un caso che le tre sconfitte in Serie A siano arrivate tutte senza riuscire a segnare. Se il gol lo facciamo prima noi bene, se lo fanno gli altri sono guai.
Probabilmente mancano anche gli uomini per cambiare pelle a gara in corso, e forse anche per questo il tecnico azzurro aspetta novità dal mercato.
FORMAZIONI UFFICIALI
NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno, Olivera; Anguissa, Lobotka, McTominay; Politano, Lukaku, Kvaratskhelia. All. Conte
A disposizione: Contini, Caprile, Juan Jesus, Gilmour, Neres, Rafa Marin, Simeone, Zerbin, Ngonge, Spinazzola, Raspadori, Folorunsho
LAZIO (4-2-3-1): Provedel; Marusic, Gila, Romagnoli, Tavares; Dele-Bashiru, Guendouzi; Isaksen, Dia, Zaccagni; Castellanos. All. Baroni
A disposizione: Mandas, Furlanetto, Gigot, Patric, Pedro, Noslin, Tchaouna, Castrovilli, Lazzari, Filipe Bordon
E' la stessa partita di Coppa Italia, ma giocata da due squadre diverse. In campo vanno infatti 20 protagonisti differenti su 22: tutti gli unici del Napoli e anche nove della Lazio (che ritrova dopo l'infortunio Nuno Tavares e Dia).
Baroni ha qualche problema a centrocampo, dove gioca di nuovo Dele-Bashiru in coppia con Guendouzi. Decide comunque di varare una squadra molto offensiva, con il rientrante Dia alle spalle di Castellanos.
Gli azzurri hanno voglia di togliersi qualche schiaffo dalla faccia e partono forte. Dopo 2 minuti sull'asse Politano-Di Lorenzo sfondiamo a destra, sul cross basso McTominey spara forte da pochi metri ma Provedel respinge in angolo.
Restiamo nella loro metà campo e fraseggiamo bene, ma non riusciamo a trovare sbocchi.
Dopo una decina di minuti di marca azzurra, la Lazio comincia a venire fuori e al 19' Meret deve sfoggiare una paratona in tuffo sul tiro dal limite di Isaksen.
Soffriamo l'aggressività della Lazio (peraltro molto strutturata fisicamente) e fatichiamo a uscire in modo pulito dalla nostra metà campo, anche perché quando loro recuperano palla sono rapidissimi a ripartire. Questo induce gli azzurri a giocare sul sicuro, ma diventiamo anche molto prevedibili.
Verso la mezz'ora riprendiamo il pallino del gioco. E torniamo a farci vedere dalle parti di Provedel, prima con un tiro sballato di Kvara dal limite, poi con una girata di Anguissa precisa ma troppo debole.
Finiamo in crescendo. Al 36' ci prova da fuori Politano, che però non inquadra la porta. Al 46' una punizione di Kvara sfiora l'incrocio.
Il Napoli cerca di restare alto anche in avvio di ripresa, ma al 51' rischiamo grosso quando un lancio lungo viene preso da Dele-Bashiru, che vince il duello fisico con Lobotka e poi scaglia una sassata dai 25 metri che si stampa sulla TRAVERSA.
Continuiamo a tenere il pallino del gioco, ma senza incidere.
La Lazio tenta la carta dalla distanza con Isakskeen da 30 metri (minuto 69), nessun problema per Meret.
Al 71', il Napoli pareggia il conto dei legni: calcio d'angolo di Kvara, Anguissa salta più alto di tutti e la indirizza nell'angolino, la sfera bacia il PALO e va fuori.
Al 75' primo cambio nel Napoli: Neres per Politano.
Passano 3 minuti però e la Lazio in contropiede ci infilza: Noslin difende palla e lancia Isaksen, che supera Olivera e spara all'incrocio opposto, 0-1.
Conte cambia: Gilmour e Raspadori per Lobotka e McTominey.
Passiamo a 4-2-3-1. Ma a parte qualche mischia non produciamo niente di niente.
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